Ieri sono entrati nel pieno i lavori del Forum di Cernobbio, sul lago di Como. Organizzato come sempre dall’ European House Ambrosetti, italianissima a dispetto della sigla di quello studio, è arrivato alla 50° edizione. Quanto si discute nel primo fine settimana di settembre nel Paese, organizzato e gestito con grande efficienza tutta italiana, è tenuto nel dovuto conto almeno fino alla fine dell’anno anche dal resto del mondo, oltre che dai paesi i cui rappresentanti stanno partecipando in presenza. Si aggiungano tra i relatori imprenditori e altri personaggi di spessore internazionale e si avrà una visione rispondente e veritiera di quell’importante consesso. Il Presidente della Repubblica Mattarella ieri è intervenuto all’inizio dei lavori da remoto, mentre la Premier Meloni è stata presente insieme a oltre dieci ministri del suo governo. Tutto sta andando in scena come da programma, con la presenza di teste coronate e di alti funzionari provenienti da paesi terzi. La conclusione di quella suonata a più mani dovrebbe consistere in un testo dalla valenza univoca e condivisa. Indubbiamente gli argomenti all’ordine del giorno saranno i mali di ogni genere, in particolare quelli che si sono manifestati negli ultimi mesi. Sia che appartengano alla tipologia di quelli provocati dalle guerre, o altri derivanti dalle disfunzioni sociali gravi, presenti da tempo nei vari sistemi socio economici. Tenendo sempre in conto che essi erano già infettati da ancora prima che fossero inviate le dichiarazioni di guerra ufficiali tra i vari paesi coinvolti. Il ritorno al lavoro in Europa e ancor più in Italia rischia di partire così con il piede sbagliato. Dire che se ne parlerà a fine del mese, equivale a un rinvio del problema alle Calende greche, con tutte le conseguenze che ciò comporterebbe, anche per chi non ha le armi in pugno. Sarà importante che in quella riunione venga rispettata una scaletta degli argomenti da trattare e saltare il meno possibile i suoi pioli. Quegli argomenti, per qualche verso, sono legati insieme dalla loro natura perniciosa, che potrebbe farli esplodere se non affrontata per il verso giusto. Domenica la lettura del documento finale. Con l’augurio che l’ambiente sia di stimolo per le decisioni che prenderanno i convenuti.
