venerdì, Settembre 20, 2024
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Ieri, oggi e domani quanti decidono le sorti del mondo si troveranno riuniti in provincia di Brindisi per ll G7

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Ieri hanno preso il via i lavori del G7 a presidenza italiana in una sede non istituzionale. Precisamente in una masseria di altri tempi convertita in un elegante complesso alberghiero in provincia di Brindisi. Tra mille precauzioni che la Premier Meloni, presidente pro tempore del G7, ha fatto realizzare per l’occasione, sembra che quanti hanno a cuore che il mondo funzioni bene, si siano trovati a proprio agio in quel luogo bucolico. Tanto per discutere insieme, tra gli altri argomenti, anche di relazioni che si possono definre deteriorate o prossime a divenirlo.

Ha doppiato la metà del tempo stabilito quella riunione e lo stesso ha fatto anche la settimana. Non si può scavalcare fischiettando un evento che non mancherà di far colorire ancor più di rosso le gote della Premier Meloni. La stessa che, presidente pro tempore e pertanto ospitante della crème de la crème del mondo politico e di quello economico, non ha potuto esimersi dal commentare, anche se con parole misurate; sono le foto comparse sulle prime pagine dei quotidiani di ieri, nonchè dei teleschermi colte in un momento di aggressività non commentabili.

Quelle stesse immortalano alcuni parlamentari (?) che se le suonano di santa ragione nell’emiclo dell’aula, nel mezzo di una seduta. Non ci sono parole che possano definire quello sconcio e lo stesso vale per la nave da crociera fatiscente che avrebbe dovuto ospitare la stampa estera.

Oggi è previsto che quella riunione funzioni a pieno regime, anche perchè intervento di Francesco in presenza è stato al centro dell’ attenzione: è la prima volta che si verifica una situazione del genere, almeno a memoria d’uomo.

Se tutto andrà come da programma, Papa Bergoglio avrà interpretatato anche l’altro ruolo che gli compete. Oltre a essere il Capo della Cristianità.

Si tratta della carica di presidente di uno Stato che, sebbene per estensione sia il più piccolo del mondo, é ricco e potente più di diversi altri. I risultati del sua intervento potranno essere commentati alla fine. Al momento la contraddizione più forte è che, seppure solo in qualità di osservatore, a quei lavori no è presente alcun emissario di Mosca. Se si restringe il campo di osservazione solo su Washington e Francoforte, è facile accorgersi che non tutto quanto era stato messo in scaletta da FED e BCE sia andato a buon fine. Tanto sia per il dollaro che per l’euro, alfine di combattere l’inflazione, non ha funzionato come si sperava, almeno fin’ ora, a distanza di un anno. Ciò che più tiene sui carboni ardenti gli operatori tanto economici quanto finanziari è il comportamento ondivago sia di Powell che di Lagarde. Un fatto del genere tiene in sospeso gli operatori economici tutti e, se non arriverà a far danni, di certo causerà ritardi sull’attuazione dei programmi. Con tutta la prudenza che i fatti e i tempi impongono, il Presidente della Repubblica, ospite al Congresso della Confcommercio, ha letto una interessante relazione vertente in parte sugli scambi tra paesi di ogni dove delle produzioni che caratterizzano ciascuno di essi. Di lì allo scambio delle tecnologie di eccellenza che viaggiano anche via etere il passo è breve.

Quindi attenti a non usare i termini commerciale e mercantile senza dar loro l’importanza che meritano di per sé. Se ne era accorto già Adam Smith qualche secolo fa e lo mise in atto cominciando dai rapporti con gli Olandesi.

La parte successiva degli sviluppi di quella attività fu accresciuta e affinata da quella popolazione: poco tempo dopo gli stessi meritarono la qualifica di “carrettieri del mare”.

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