domenica, Settembre 8, 2024
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I riti elettorali continuano a annoverare episodi cruenti.

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La notizia è di alcune ore fa e riferisce dell’attentato a Trump nel corso di un comizio elettorale a Brooks, in Pensylvania. È stato colpito da un proiettile, per buona sorte non mortale, uno dei tanti esplosi da un ventenne locale, che comunque era riuscito a uccidere uno dei presenti. Il killer è stato abbattuto sul campo dalle forze speciali, prima che potesse essere sentito dagli agenti di polizia. Chiunque abbia trascorso un certo numero di primavere sarà andato con il pensiero a tutti gli omicidi e regicidi eccellenti (come i cadaveri lasciati sul campo) che, nel corso della storia sono stati quasi un ospite sgradito ma onnipresente dove fossero in discussione questioni di potere, in maniera più chiara, di soldi. Un campione particolarmente significativo può essere la congiura contro Cesare nel senato di Roma organizzata da Bruto. Il conto è lungo ma è bene ritornare all’attualità per evitare di disperdersi. Quindi, durante il secolo scorso, per rimanere dall’altro lato dell’Atlantico, è bene usare come termini a quo l’ assassinio del Presidente A. L’incoln e quello dell’omologo avvenuto alcuni anni più tardi, il Presidente J.F. Kennedy. Da oltre un secolo questo genere di delitti sono stati gli accompagnatori off shore, cioè provenienti da ambienti non militari, dei combattimenti in trincea o comunque sul campo di battaglia. Ogni commento è superfluo e, come se non bastasse, gli episodi di tal genere  continuano a avere  ampie possibilità di riuscita nello scopo prefisso. Per sintetizzare, la costruzione di una macchina elettorale, per quanto complessa e efficiente possa essere, contiene sempre un vulnus, il più delle volte del tutto imprevedile.

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