venerdì, Settembre 20, 2024
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Fuorilegge la cannabis light, 11mila posti di lavoro a rischio

Stretta sulla cannabis all’interno del ddl Sicurezza. I lavori sono andati avanti tutta la notte nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera e si procede ad oltranza. Una delle principali novità riguarda le sostanze stupefacenti: tra le proposte di modifica approvate c’è quella che equipara la cannabis light a quella non light. Stop, invece, alla proposta della Lega di Matteo Salvini per vietare l’immagine della pianta di canapa per fini pubblicitari. La legge attualmente in vigore, risalente al 2016, consente la coltivazione della canapa a uso industriale ma solo con una quantità di THC inferiore allo 0,2 per cento. Con la stretta sancita nella notte è stato stabilito il divieto di vendita di qualunque prodotto derivato dalla canapa. In altri termini, stop al commercio della sostanza ma anche alla lavorazione ed esportazione di foglie, infiorescenze, resine, oli e tutto ciò che contiene sostanze tratte dalla pianta.

11mila posti di lavoro a rischio

Una stretta stigmatizzata dalla sinistra, che però non cita i dati sui danni che il consumo regolare di cannabis produce su lungo periodo. La protesta più veemente è quella di Riccardo Magi di +Europa, in prima linea per la liberalizzazione delle droghe, tanto da investirci intere campagne elettorali: “Il governo Meloni ha appena ucciso il settore della cannabis light nel nostro Paese: nella seduta fiume di questa notte in commissione alla Camera è stato infatti approvato l’emendamento al ddl sicurezza che equipara la cannabis light a quella con THC. Il governo Meloni, in preda alla furia ideologica, cancella una filiera tutta italiana, 11mila posti di lavoro. E pensano anche di aver fatto la lotta alla droga”. Come anticipato, nessun riferimento ai danni sul corpo umano certificati da numerosi studi.

La stretta arriva in un clima di accesa discussione, con la maggioranza decisa a imporre un giro di vite sul settore della cannabis. Mentre da una parte si parla di tutela della salute pubblica, dall’altra si levano critiche per la perdita economica e occupazionale che questa decisione comporterà. Il dibattito è destinato a proseguire, ma la linea del governo sembra ormai tracciata: tolleranza zero verso qualsiasi forma di cannabis, leggera o meno.

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1 COMMENT

  1. Siamo anni dietro alla Thailandia che la Cannabis è libera totaalmente e chi la coltiva la può vendere allo stato Reale ricevendo il dovuto. La Cannabis non ha mai ucciso ma, ha guarito tante persone.

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