Elezioni regionali Sarde ha trionfato il connubio tra M5S&PD
La vittoria della deputata Alessandra Todde sembra essere stata la prova delle vicine elezioni Europee.
I sardi hanno scelto una sinistra che mira alla crescita di una Regione. Lo desiderano attraverso il volto di colei che è alla Camera dal 13 ottobre 2022 per il Movimento 5 Stelle, del quale è stata vicepresidente dal 21 ottobre 2021 all’11 dicembre 2023.
La Todde è stata sottosegretaria di Stato al Ministero dello sviluppo economico dal 16 settembre 2019 al 13 febbraio 2021 nel governo Conte II e viceministra allo Sviluppo economico dal 1º marzo 2021 al 22 ottobre 2022 nel governo Draghi.
La sua biografia lascia comprendere che la scelta dei Sardi sia sancita dalla volontà di una donna che conosce le istituzioni quanto la sua terra. Infatti, è prima donna a ricoprire la carica sull’Isola. L’intento era un cambiamento dopo i cinque anni di Centro Destra al potere con Christian Solinas.
Alessandra Todde è riuscita a ribaltare tutti i pronostici della vigilia e all’una di notte di oggi, 27 febbraio, è arrivata la conferma definitiva della sua vittoria.
La stessa subito dopo eletta afferma:
“Dopo 75 anni siamo riuscite a rompere questo tetto di cristallo. Ringrazio anche tutte le donne della mia squadra per il ruolo che hanno avuto e per il compito che hanno svolto”.
“Finalmente unA Presidente”, ha commentato sul suo profilo Facebook Lara Ghiglione, segretaria confederale della Cgil nazionale con delega alle politiche di genere.
Durante, Cgil regionale: “Congratulazioni, auspichiamo che il lavoro torni ad avere il ruolo centrale che merita”
Aggiunge il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante:
“Ci auguriamo che imprimano la svolta nelle politiche economiche, sociali, sanitarie e industriali che la Cgil auspica – ha dichiarato il segretario del sindacato regionale –, segnando una netta discontinuità con la giunta uscente e dando al lavoro il ruolo centrale che merita”.
Inoltre:
“In diverse occasioni – ha dichiarato Fausto Durante analizzando l’esito elettorale – nel corso della legislatura che si è appena conclusa, la Cgil della Sardegna ha sottolineato le carenze nell’azione politica e amministrativa della maggioranza sardo-leghista e di destra, esprimendo giudizi negativi sulla gestione delle più importanti emergenze dell’Isola: quella occupazionale, il disastro della sanità pubblica, la carenza di opportunità per i giovani e il disinteresse per la qualità dell’istruzione e il diritto allo studio; le crescenti difficoltà in tema di mobilità interna ed esterna legate all’inadeguatezza delle infrastrutture ferroviarie e stradali e a una gestione sbagliata della continuità territoriale; l’assenza di politiche per l’industria, per l’energia, per i diversi settori produttivi; il perdurare del fenomeno dello spopolamento e del declino delle aree interne”.
“Il presidente Solinas e la sua giunta – ha detto il segretario della Cgil Sarda – hanno scelto di non confrontarsi con il sindacato, limitandosi a sporadici incontri formali e rendendo evidente che il rapporto con le organizzazioni dei lavoratori non costituiva né una priorità né una opportunità da cogliere. Le conseguenze di questa scelta sono sotto gli occhi di tutti, visto il peggioramento di tutti i dati macroeconomici riferiti alla Sardegna e il deterioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle persone e delle famiglie”.
“Alla nuova presidente Alessandra Todde, prima presidente donna della Sardegna, nel formulare gli auguri per il successo elettorale e i migliori auspici per il compito che dovrà affrontare, rivolgiamo l’invito a ribaltare lo schema, a confidare nel dialogo e in un sistema condiviso di relazioni sociali e industriali, a investire sul valore e sulla risorsa che le intelligenze dei lavoratori rappresentano. E le chiediamo – sono le parole di Fausto Durante – di riportare il lavoro al centro del dibattito politico e della vita pubblica, da cui esso è assente da troppo tempo. Le proposte e le priorità della Cgil Sardegna sono note ed erano state consegnate ai candidati a presidente e a consigliere regionale. Sull’insieme delle questioni ci confronteremo, per misurare l’ampiezza e l’intensità del cambiamento nei metodi e negli indirizzi del governo regionale che la fase nuova richiede. Nella Cgil, la nuova presidente e la futura maggioranza di governo, troveranno una forza sociale che, nella reciproca autonomia e nel rispetto dei ruoli, lavorerà per migliorare le condizioni dei lavoratori e dei cittadini, delle donne e degli uomini, dei giovani e degli anziani della Sardegna”.
Il dibattito sarà se la collaborazione tra le due forze politiche continui anche per le prossime elezioni Europee oppure è stato un caso isolato per far emergere la Todde?
Staremo a vedere!