“In diverse occasioni – ha dichiarato Fausto Durante analizzando l’esito elettorale – nel corso della legislatura che si è appena conclusa, la Cgil della Sardegna ha sottolineato le carenze nell’azione politica e amministrativa della maggioranza sardo-leghista e di destra, esprimendo giudizi negativi sulla gestione delle più importanti emergenze dell’Isola: quella occupazionale, il disastro della sanità pubblica, la carenza di opportunità per i giovani e il disinteresse per la qualità dell’istruzione e il diritto allo studio; le crescenti difficoltà in tema di mobilità interna ed esterna legate all’inadeguatezza delle infrastrutture ferroviarie e stradali e a una gestione sbagliata della continuità territoriale; l’assenza di politiche per l’industria, per l’energia, per i diversi settori produttivi; il perdurare del fenomeno dello spopolamento e del declino delle aree interne”.

“Il presidente Solinas e la sua giunta – ha detto il segretario della Cgil Sarda – hanno scelto di non confrontarsi con il sindacato, limitandosi a sporadici incontri formali e rendendo evidente che il rapporto con le organizzazioni dei lavoratori non costituiva né una priorità né una opportunità da cogliere. Le conseguenze di questa scelta sono sotto gli occhi di tutti, visto il peggioramento di tutti i dati macroeconomici riferiti alla Sardegna e il deterioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle persone e delle famiglie”.

Alla nuova presidente Alessandra Todde, prima presidente donna della Sardegna, nel formulare gli auguri per il successo elettorale e i migliori auspici per il compito che dovrà affrontare, rivolgiamo l’invito a ribaltare lo schema, a confidare nel dialogo e in un sistema condiviso di relazioni sociali e industriali, a investire sul valore e sulla risorsa che le intelligenze dei lavoratori rappresentano. E le chiediamo – sono le parole di Fausto Durante – di riportare il lavoro al centro del dibattito politico e della vita pubblica, da cui esso è assente da troppo tempo. Le proposte e le priorità della Cgil Sardegna sono note ed erano state consegnate ai candidati a presidente e a consigliere regionale. Sull’insieme delle questioni ci confronteremo, per misurare l’ampiezza e l’intensità del cambiamento nei metodi e negli indirizzi del governo regionale che la fase nuova richiede. Nella Cgil, la nuova presidente e la futura maggioranza di governo, troveranno una forza sociale che, nella reciproca autonomia e nel rispetto dei ruoli, lavorerà per migliorare le condizioni dei lavoratori e dei cittadini, delle donne e degli uomini, dei giovani e degli anziani della Sardegna”.