giovedì, Settembre 19, 2024
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“Eccesso di mortalità senza precedenti”. Il nuovo studio del British Medical Journal. Ma arriva la smentita del giornale inglese

di Gabriele Angelini

In relazione al seguente articolo, abbiamo ricevuto una richiesta di smentita dal Medical Journal che pubblichiamo interamente qui di seguito:

“Come un errore di una rispettata rivista medica sta alimentando una menzogna No-Vax:

Ecco cosa dovete sapere: Non c’è nulla di vero in questa scoperta, né nell’interpretazione che i No-Vax danno del documento del BMJ. La rivista, che ha pubblicato il documento sulla sua pagina web Public Health il 3 giugno, lo ha riconosciuto. In una dichiarazione pubblica rilasciata il 6 giugno, dopo che l’interpretazione errata ha iniziato a diffondersi in tutto il mondo, la rivista ha osservato che: “Diversi organi di stampa hanno affermato che questa ricerca implica un legame causale diretto tra la vaccinazione COVID-19 e la mortalità. Questo studio non stabilisce alcun legame di questo tipo”. Al contrario, la rivista ha scritto: “I vaccini hanno infatti contribuito a ridurre le gravi malattie e la mortalità associate all’infezione da COVID-19”. La verità è che i fattori che hanno causato un elevato eccesso di mortalità durante la pandemia non sono misteriosi, ma ben compresi. Lo studioso di dati statistici Jeffrey S. Morris dell’Università della Pennsylvania ha messo il dito su alcuni dei più importanti.

Uno di questi è che nel 2021 sono state esposte a COVID-19 molte più persone rispetto al 2020. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, alla fine del 2020 si contavano circa 10.000 casi e circa 238 decessi per milione di abitanti; un anno dopo, i casi erano 35.186 e i decessi 683 per milione. Inoltre, le varianti di COVID apparse nel 2021 – le onde Delta e Omicron – erano molto più trasmissibili e virulente (causando più ricoveri e decessi) rispetto alle varianti iniziali. Sempre nel 2021, molte delle misure antipandemiche più severe attuate nel 2020 – chiusura delle scuole, serrate, chiusura delle aziende, obbligo di mascherine – sono state revocate dalle autorità locali. Questo ha aumentato il livello di esposizione al virus nella popolazione generale.

Per quanto riguarda i vaccini, gli autori olandesi sembrano ipotizzare che la vaccinazione sia avvenuta come se si fosse girato un interruttore nel gennaio 2021. Ovviamente questo non è vero. I dati compilati dalla società indipendente di clearing statistico Our World in Data – utilizzati dai ricercatori olandesi – mostrano che i vaccini sono stati diffusi solo gradualmente fino al 2021. A metà anno, solo il 20% circa della popolazione dei Paesi che hanno presentato i dati aveva ricevuto anche una sola dose; alla fine del 2021, quasi il 50% non era ancora vaccinato.

“Anche con un vaccino efficace al 100%, avremmo assistito a livelli elevati di morbilità e mortalità a causa del COVID-19 nel 2021, con un elevato numero di decessi in eccesso”, osserva Morris. Gli statistici hanno dimostrato che i picchi e le valli della mortalità in eccesso durante la pandemia coincidono quasi esattamente con la comparsa e i picchi di Delta, Omicron e altre varianti preoccupanti, indicando che i decessi in eccesso sono quasi certamente il risultato di COVID, non dei vaccini COVID.

Un altro dato: Come fa notare l’attuario britannico Stuart McDonald, dei 47 Paesi presi in esame dai ricercatori olandesi, i 10 con i tassi più bassi di decessi in eccesso sono quelli con il più alto tasso di vaccinazione, come il Canada (83% di vaccinazione nel 2022 e solo il 5% di decessi in eccesso nel 2020-22) e la Germania (76% di vaccinati e 6% di decessi in eccesso). Al contrario, i Paesi con i tassi di vaccinazione più bassi tendevano ad avere il maggior numero di decessi in eccesso, tra cui la Macedonia del Nord (40% di vaccinati e 28% di decessi in eccesso) e l’Albania (45% di vaccinati, 24% di decessi in eccesso).

C’è un rimedio alle sciocchezze come l’articolo del BMJ? Purtroppo molto poco. Scienziati ed epidemiologi qualificati si sono sollevati quasi all’unisono per esporre i difetti dell’articolo del BMJ. Ma la prima linea di difesa contro la disinformazione deve essere costituita dalle stesse riviste scientifiche. In questo caso, se non per la prima volta, il BMJ è venuto meno alla sua responsabilità di custode della scienza.” (Medical Journal)

https://www.aol.com/news/blunder-respected-medical-journal-fueling-100025654.html

 

Dall’Inghilterra arriva un nuovo incredibile allarme sull’eccesso di mortalità. Come dichiara l’ultimo studio apparso sul prestigioso British Medical Journal questo è “senza precedenti”. Se ne era iniziato a parlare in relazione ai possibili effetti del Covid e dei vaccini stessi, ora arrivano nuove informazioni. La ricerca, utilizzando il database Our World in Data, ha calcolato la mortalità in eccesso utilizzando i dati storici dal 2015 al 2019 e ha scoperto che tra 47 paesi solo la Groenlandia non ha registrato decessi in più. Secondo gli autori nel 2021, “l’anno in cui sono state utilizzate sia le misure di contenimento che i vaccini contro il Covid per affrontare la diffusione e l’infezione del virus, è stato segnalato il numero più elevato di decessi in eccesso”. Gli autori dunque mettono sotto la lente d’ingrandimento delle possibili cause anche “i programmi di vaccinazione contro il Covid-19”. I ricercatori spiegano inoltre che l’eccesso di mortalità non comprende solo i decessi legati all’infezione dal virus, ma anche quelli correlati agli effetti indiretti delle strategie sanitarie per affrontare la pandemia.

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Gli autori dello studio rivelano che sono stati documentati sospetti eventi avversi sia negli studi Pfizer che Moderna e sono state segnalate lesioni gravi e decessi in vari database ufficiali, come VAERS, EudraVigilance e Yellow Card Scheme. Come spiega Roberto Demaio, che ha ripreso i risultati della ricerca su L’Indipendente, i fattori da considerare sono anche i decessi legati al sovraccarico del sistema sanitario o ad altre cause naturali o ad eventi estremi. Sta di fatto che i conti non sembrano tornare: “Utilizzando i dati estratti dal database Our World in Data e includendo solo i paesi che riportavano la mortalità per tutte le cause dal 2020 al 2022, è stato scoperto che tra 47 paesi ben 41 (87%) hanno registrato un aumento nel 2020, 42 (89%) nel 2021 e 43 paesi (91%) nel 2022”. C’è un dato che però sorprende più di tutti gli altri: “Nel 2020, anno della pandemia e dell’attuazione delle misure di contenimento, sono stati registrati 1.033.122 morti in più, mentre nel 2021, anno in cui sono stati introdotti anche i vaccini contro il Covid, sono stati segnalati 1.256.942 decessi in eccesso”. Molti di più, quindi. 

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Nel 2022, invece, sono stati registrati 808.392 decessi in più. Gli autori dello studio ammoniscono dunque le autorità politiche, invitando a nuovi studi e dichiarando che “attualmente manca un consenso scientifico riguardo all’efficacia degli interventi non farmaceutici nel ridurre la trasmissione virale”. Tra i vari potenziali fattori che hanno contribuito alla mortalità in eccesso, secondo gli autori vi è certamente l’infezione da Covid-19, ma anche gli “effetti indiretti delle misure di contenimento” e dei “programmi di vaccinazione”. Infine, continuano gli autori, “vi è anche il fatto che altre ricerche hanno mostrato una profonda sotto-segnalazione degli eventi avversi, compresi i decessi, dopo l’immunizzazione” e che “manca il consenso della comunità medica riguardo ai timori che i vaccini ad mRNA possano causare più danni di quanto inizialmente previsto”. L’allarme, al netto di tutto, è che “l’eccesso di mortalità è rimasto elevato nel mondo occidentale per tre anni consecutivi”, e per questo “si tratta di una situazione senza precedenti e che solleva serie preoccupazioni”.

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