venerdì, Settembre 20, 2024
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È MORTO A 86 ANNI ROBERTO HERLITZKA

È morto all’età di 86 anni Roberto Herlitzka, un attore che ha fatto la storia del teatro e del cinema italiano.fb img 1722551960539 L’annuncio è arrivato direttamente dalla sua agenzia artistica, la Nce, Italiana: “Ciao Roberto! Stai raggiungendo la tua amata Chiara e noi non ti dimenticheremo mai, abbiamo avuto l’onore ed il piacere di rappresentare un gigante dello spettacolo ed una persona unica, gentile, e immensa e non avremmo mai voluto dare questa notizia, è un dolore troppo grande. Fai buon viaggio”.fb img 1722551950710Nato a Torino il 2 ottobre del 1937 da una famiglia di origini cecoslovacche, Herlitzka ha avuto una bellissima carriera lavorando con alcuni dei più grandi maestri del cinema come Lina Wertmüller, Luigi Magni e Marco Bellocchio.fb img 1722551954992 Dopo il Liceo classico Massimo D’Azeglio, si iscrive alla facoltà di Lettere, ma poi lascia per diplomarsi all’Accademia d’Arte Drammatica. Appassionato di teatro, ha iniziato sulle tavole del palcoscenico dopo aver studiato presso l‘Accademia Nazionale d’Arte Drammatica a Roma, collaborando con i più importanti registi teatrali italiani, tra cui Orazio Costa, Gabriele Lavia, Luigi Magni, Antonio Calena, Luigi Squarzina e Luca Ronconi. Tanti i riconoscimenti ricevuti, tra cui il prestigioso Premio Ubu come miglior attore italiano nelle stagioni teatrali 2002-2003 e 2003-2004.fb img 1722551942630  Al suo attivo oltre sessanta film, negli anni ’70 Lina Wertmuller lo volle in opere come “Film d’amore e d’anarchia”, “Pasqualino Settebellezze”, “Scherzo del destino” e anche in lavori teatrali. La sua interpretazione di Aldo Moro nel film di Marco Bellocchio “Buongiorno, notte” gli ha fatto vincere il Nastro d’argento e il David di Donatello come miglior attore non protagonista. Nel 2013, al Bari International Film Festival, ha ricevuto il Premio Vittorio Gassman come miglior attore protagonista per il film “Il rosso e il blu”. Memorabile il ruolo del cardinale, ossessionato dalla cucina, nel film premio Oscar “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino. Negli anni d’oro degli sceneggiati Rai Herlitzka è tra i protagonisti di lavori come “Cenerentola” di Stefano De Stefani, “Un certo Harry Brent” di Leonardo Cortese, a fianco di Alberto Lupo, “La Certosa di Parma” di Mauro Bolognini, con Andrea Occhipinti, Lucia Bosé, Ottavia Piccolo e Laura Betti, “Marcellino pane e vino” di Luigi Comencini, “La Piovra 7”,fb img 1722551957721“Qualunque cosa succeda” di Alberto Negrin, “In nome della rosa” di Giacomo Battiato e la serie tv cult “Boris”. Tra i tanti film a cui ha partecipato ricordiamo “L’invenzione di Morel”, “Oci ciornie” con Marcello Mastroianni, “Gli occhiali d’oro” con Philippe Noiret, “In nome del popolo sovrano” di Gigi Magni con Alberto Sordi, “Tracce di vita amorosa” di Peter Del Monte, la collaborazione con Marco Bellocchio “Il sogno della farfalla”, “Bella addormentata”, “Sangue del mio sangue”, “Fai bei sogni”. Tra gli ultimi film: “Il bambino nascosto” di Roberto Andò con Silvio Orlando, “Leonora addio” di Paolo Taviani, ‘Loro’ di Paolo Sorrentino oltre a mettersi a disposizione di giovani talenti come il debuttante regista Luigi Lo Cascio, Giorgio Pasotti, i fratelli De Serio, Elisabetta Sgarbi. Lo scorso 2 giugno era morta la moglie Chiara Cajoli, un dolore insanabile, entrambi attori, i due erano inseparabili sin dai tempi dell’accademia, poi lei aveva lasciato la carriera per amore. Chiara è stata al suo fianco per quarantasette anni, alla sua morte Roberto si era lasciato andare.fb img 1722551947744 La coppia non aveva avuto figli. Roberto è stato anche doppiatore, come nel film cult “Shining” in cui ha dato la voce al “fantasma” barista Lloyd, e regista, uno dei suoi cavalli di battaglia è stato “Ex Amleto”, una riscrittura del capolavoro di Shakespeare. “Il Teatro Basilica piange la scomparsa di Roberto Herlitzka – scrive il regista Antonio Calenda – Ricorda la sua poetica grandezza e la sua generosità nell’aver voluto donare al nostro pubblico la rappresentazione ‘detta’ di tutti i canti della Divina Commedia e la sublime interpretazione dell’Enrico IV. Il segno della sua arte rimarrà indelebile nel divenire del Teatro Basilica e di tutti coloro vi lavorano”. Cordoglio anche da parte del sindaco di Torino Stefano Lo Russo: “Ci lascia Roberto Herlitzka, artista che nella nostra città era nato e che da Torino è partito per compiere un percorso che lo ha portato ad essere uno dei protagonisti del cinema e del teatro italiano, che oggi piangono un grande maestro”. “È stato un principe del teatro e del cinema, un gigante, lo stimavo moltissimo, ci intendevamo perché aveva, oltre al talento di attore, una capacità piuttosto rara: era protagonista sul set e sul palcoscenico, ma fuori dalla scena era un normalissimo, riservato signore, non si atteggiava come certi grandi di un passato remoto, non seguiva l’ego e anche io mi sento così, pronto ad esibirmi quando serve e poi a tornare nell’ombra” – ha detto Marco Bellocchio.

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