Non piace affatto al sindaco di Avetrana l’utilizzo del nome della cittadina nella serie Tv sul delitto di Sarah Scazzi. E così il primo cittadino annuncia battaglia e medita un’azione legale per tutelare la sua comunità. Scatena subito polemiche la serie tv «Avetrana – Qui non è Hollywood», con al centro il tragico destino della piccola Sarah, assassinata a 15 anni nell’agosto del 2010 proprio nella cittadina della provincia jonica.
La serie televisiva sarà presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma e sarà poi trasmessa da Disney+ dal 25 ottobre. La storia, con regia del pugliese Pippo Mezzapesa, racconta la vicenda di Avetrana dove la quindicenne Sarah Scazzi venne assassinata il 26 agosto di quattordici anni fa. La scomparsa della vittima prima e il processo per il suo omicidio successivamente, come si ricorderà, appassionarono il Paese intero, calamitando per mesi l’attenzione di Tv e giornali.
Ma ora a far discutere è l’imminente serie Tv, sulla quale si è abbattuta la rabbia del sindaco di Avetrana. L’utilizzo del nome della città, infatti, viene contestato dal sindaco Antonio Iazzi. «L’amministrazione Comunale di Avetrana – ha comunicato – disconosce la scelta di utilizzare la denominazione del Comune nel titolo del film inerente all’omicidio di Sarah Scazzi». E non è tutto, perchè Iazzi ha voluto smentire le «voci di presunti accordi o partecipazione ad introiti per il Comune. E inoltre si riserva di valutare possibili azioni legali». L’amministrazione della cittadina proprio a ridosso del confine tra le province di Taranto, Brindisi e Lecce, sta tentando di evitare il più possibile l’accostamento della città alla tragica vicenda.
Commenti di critica alla serie del regista Pippo Mezzapesa sono piovuti anche da coloro che si sono imbattuti nel post Facebook con cui la piattaforma di streaming ha annunciato la nuova uscita nel proprio catalogo. «Si poteva evitare di farlo», «penso sia di cattivo gusto», «magari a Eurodisney ci saranno questi personaggi accanto a Topolino ad accogliere i bambini, che razza di scelta è per questa piattaforma ideata prevalentemente per bambini». C’è chi considera inappropriato lo stile scelto per la locandina: «Sembrano le locandine di Capatonda», «Michele Misseri nuovo personaggio di Kingdom Hearts», «fantastico… viene da sé leggerlo con la voce di Maccio… “dal reggista di Tension Pippo Mezzapesa”… La realtà supera la fantasia…».
