giovedì, Settembre 19, 2024
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Decisione presa, Angela Carini rifiuta i soldi della federazione filorussa

L’International Boxing Association (Iba) ha proposto a Angela Carini 100mila dollari, come se avesse vinto l’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024, nonostante il suo ritiro nel torneo olimpico contro l’algerina Imane Khelif dopo soli 46 secondi. La decisione arriva in un contesto di controversie legate alla partecipazione della pugile algerina. Tuttavia l’atleta italiana ha deciso di non accettare l’offerta della federazione, decisione presa anche dalla Fpi, la Federazione pugilistica italiana.

Una decisione controversa

L’Iba, non riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale (Cio), ha giustificato il riconoscimento a Carini sulla base delle irregolarità passate che hanno coinvolto Khelif. L’atleta algerina era stata esclusa dai Mondiali 2023 per non aver superato un test di verifica del genere. Umar Kremlev, presidente dell’Iba e persona vicina a Vladimir Putin, ha espresso il suo rammarico per le lacrime di Carini: “Queste situazioni non mi lasciano indifferente, garantisco che proteggeremo ogni pugile”. Kremlev ha sottolineato l’importanza della sicurezza e dell’ammissibilità delle atlete nelle competizioni di pugilato.

Sostegno economico e premi

L’Iba ha deciso di garantire un sostegno economico anche ad altre atlete coinvolte in situazioni simili. Tra queste, l’uzbeka Sitora Turdibekova, sconfitta a Parigi dalla taiwanese Lin Yu-ting, anche lei squalificata dai Mondiali 2023. Questa iniziativa rientra in un piano dell’Iba, annunciato a maggio, di destinare premi in denaro ai medagliati delle Olimpiadi di Parigi.

Implicazioni per il pugilato femminile

La scelta di premiare Carini e altre pugili riflette la volontà dell’Iba di tutelare le atlete in un momento di incertezza per il pugilato femminile, ponendo l’accento sull’importanza delle condizioni di partecipazione regolari e trasparenti. Tuttavia, la mossa dell’Iba, data la mancanza di riconoscimento ufficiale da parte del Cio, solleva interrogativi sull’efficacia di tali iniziative nel promuovere l’integrità e l’equità sportiva.

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