Non accenna a placarsi la polemica scaturita dal ritiro di Angela Carini dal match contro Imane Khelif. Ma il tema si allarga e riguarda la regolarità di gare in cui persone con strutture fisiche maschili gareggiano contro le donne. A portare la sua testimonianza, stavolta, è stata una giovane atleta americana, Payton McNabb, che a seguito di una pallonata in faccia ricevuta durante una gara di pallavolo quando aveva 17 anni è rimasta parzialmente paralizzata. Quella pallonata, ha spiegato la ragazza, le è stata inferta dalla schiacciata di un’avversaria Transgender. Un colpo tremendo che portò i medici a diagnosticarle un trauma cranico, una commozione cerebrale, la paralisi parziale del fianco destro e problemi alla vista. Anche la sua capacità di concentrazione e apprendimento ne è stata compromessa, e per sostenere gli esami è costretta a enormi sforzi e a prendere lezioni private.
Ora la McNabb, oltre a raccontare la sua terribile disavventura, della quale porta ancora le conseguenze, è intervenuta su quanto si è visto alle Olimpiadi di boxe. E la sua opinione è molto chiara. “C’è una differenza biologica tra donne trans e donne, e c’è una differenza nello sport proprio per questo motivo. E’ pericoloso che i due sessi competano insieme, non va bene. Personalmente ne sono disgustata, è moralmente sbagliato“. Come ha voluto puntualizzare la 19enne americana parlando della questione che sta sconvolgendo le Olimpiadi, “queste donne hanno lavorato duramente e si sono allenate instancabilmente per arrivare fino alle Olimpiadi, e tutto questo per ricevere un pugno in faccia da un tizio. Una volta era illegale per gli uomini picchiare le donne, e ora la gente lo trasmette in Tv e lo guarda. E’ una realtà veramente strana quella in cui viviamo adesso”.
Ora dico io, se ci sono trans che gareggiano come femmine è sbagliato. che aprino un nuovo terzo sesso e si faranno le competizioni tra loro.