ANCHE DA MORTO CONTINUERO’ AD AMARTI
DI MARIA TERESA LIUZZO
DALLA SILLOGE ”IN VEGLIA D’ARMI E PAROLE”
Tanto mi hai amato vita
ed io non lo sapevo,
imprigionata nella tua parola.
Un ululato morde le tempie,
l’orgoglio sbarra le tende.
Vacilla l’inchiostro nella creta
ed il candore insegue del talamo sul foglio,
quando nella notte tu eri amante e figlio.
Mai mi sei mancato e sempre ti ritrovo
nel buio fitto della mia amata luce.
La notte somiglia a un acino passito,
strozzata da un rigurgito d’astuzia.
Scrosciare di ”serpi” alle finestre –
tra portulaca e bocche di ginestre
fiorivano le pietre. In lingua il seme
ha messo già radici, le parole
sistemavo come livree di soldati,
sperando nel ritorno di qualcuno
e di mai dover aggiungere il tuo
nome tra i caduti.
In incognito viviamo,
microtubuli nel corpo di altri,
da ospiti e inquilini dell’esistenza,
cerchiamo senso e consenso.
Tra oro e incenso, pauperistica
la verità di un abito dismesso.
Non lasciarmi, ti voglio vivo,
non pensarmi, non ferirti, non distrarti;
ché sai che anche da morto continuerei
ad amarti. Mortale più del piombo
mi fu il tuo silenzio.
M. T. L.