giovedì, Ottobre 3, 2024
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DALLA SILLOGE ‘IN VEGLIA D’ARMI E PAROLE’: ‘ANCHE DA MORTO CONTINUERO’ AD AMARTI’ DI MARIA TERESA LIUZZO

ANCHE DA MORTO CONTINUERO’ AD AMARTI

DI MARIA TERESA LIUZZO

 

DALLA SILLOGE  ”IN VEGLIA D’ARMI E PAROLE”

 

Tanto mi hai amato vita

ed io non lo sapevo,

imprigionata nella tua parola.

Un ululato morde le tempie,

l’orgoglio sbarra le tende.

Vacilla l’inchiostro nella creta

ed il candore insegue del talamo sul foglio,

quando nella notte tu eri amante e figlio.

Mai mi sei mancato e sempre ti ritrovo

nel buio fitto della mia amata luce.

La notte somiglia a un acino passito,

strozzata da un rigurgito d’astuzia.

Scrosciare di ”serpi” alle finestre –

tra portulaca e bocche di ginestre

fiorivano le pietre. In lingua il seme

ha messo già radici, le parole

sistemavo come livree di soldati,

sperando nel ritorno di qualcuno

e di mai dover aggiungere il tuo

nome tra i caduti.

In incognito viviamo,

microtubuli nel corpo di altri,

da ospiti e inquilini dell’esistenza,

cerchiamo senso e consenso.

Tra oro e incenso, pauperistica

la verità di un abito dismesso.

Non lasciarmi, ti voglio vivo,

non pensarmi, non ferirti, non distrarti;

ché sai che anche da morto continuerei

ad amarti. Mortale più del piombo

mi fu il tuo silenzio.

M. T. L.

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