lunedì, Settembre 16, 2024
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Daghestan, attaccati diversi edifici religiosi: morti 15 agenti e diversi civili. Il video degli attentatori

Daghestan – Una domenica di sangue quella di oggi nella regione del Caucaso settentrionale. Uomini armati hanno attaccato una sinagoga, una chiesa ortodossa e un posto di polizia, causando la morte di almeno sei agenti e il ferimento di dodici persone, tra cui civili e forze dell’ordine. L’attacco, avvenuto nella città di Derbent, ha anche causato l’incendio della sinagoga, un edificio di rilevante importanza storica, in quanto la comunità ebraica locale è una delle più antiche del Caucaso e la città è un patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Il ministero degli Interni del Daghestan ha riferito che gli aggressori, dopo aver aperto il fuoco con armi automatiche, sono fuggiti a bordo di un’auto. La sinagoga è stata colpita duramente, e il fuoco ha avvolto gran parte della struttura, nonostante i tentativi disperati di salvarla. Purtroppo, tra le vittime c’è anche un prete ortodosso, ucciso all’interno della chiesa durante l’attacco. Era il prete ortodosso sessantaseienne, padre Nikolaj Kotelnikov.

La giornata si è ulteriormente complicata con un altro attacco presso una stazione di polizia a Makhachkala, la capitale della regione, dove uno scambio di colpi ha portato alla morte di un altro agente. La città è stata teatro di scontri tra le forze dell’ordine e i sospetti attentatori, gettando nel caos la popolazione locale.

Le autorità locali e nazionali sono in stato di allerta, mentre continuano le indagini per identificare e catturare i responsabili di questi attacchi coordinati. L’Isis ha rivendicato la responsabilità degli attacchi, sottolineando una crescente minaccia di estremismo nella regione. Sei attentatori sono stati uccisi: quattro a Makhachkala e due a Derbent. Altri assalitori sarebbero ancora in fuga, tanto che tutte le auto in arrivo nella capitale vengono ispezionate.

La comunità internazionale ha espresso il proprio sgomento per quanto accaduto, con numerosi messaggi di condoglianze e solidarietà alla popolazione del Daghestan. La situazione rimane tesa e la sicurezza è stata rafforzata nelle principali città della regione per prevenire ulteriori atti di violenza.

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