lunedì, Settembre 16, 2024
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Condono edilizio, cosa si potrà regolarizzare (e cosa no). Ecco cosa prevede la norma “salva-casa”

Potrebbe riguardare, addirittura, sino all’80% delle case italiane, il cosiddetto pacchetto “salva-casa” a cui sta lavorando il Ministero delle Infrastrutture e trasporti retto da Matteo Salvini, al fine di regolarizzare le piccole difformità o le irregolarità strutturali, e cosìsboccando, contestualmente, anche diverse compravendite immobiliari. Il Condono edilizio 2024, come è altresì inteso,dovrebbe interessare esclusivamente le piccole e lievi difformità strutturali presenti negli immobili, non i grandi abusiTipicamente, parliamo di tramezzi, soppalchi, nuove volumetrie e destinazioni d’uso. Secondo una stima del Consiglio nazionale degli ingegneri, come anticipato prima in termini percentuali, quasi 8 abitazioni su 10 presentano problematiche di questo tipo, come ha quantificato il Corriere della sera. Come illustra il portale dedicato Ingenio, i tecnici stanno lavorando, in particolare, su tre tipologie di difformità lievi: lo stato legittimo; le tolleranze costruttive; la doppia conformità, intendendosi per quest’ultima le difformità consentite dalla disciplina edilizia all’epoca della loro realizzazione ma oggi non sanabili.

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Piccole difformità”, quali sono

Ne consegue che le norme salva-casa, dovrebbero sanare i seguenti abusi edilizidifformità di natura formale, ovvero legate alle incertezze della disciplina vigente; difformità edilizie interne, riguardanti singole unità immobiliari nelle quali i proprietari abbiano apportato lievi modifiche come tramezzi, soppalchi, verande; difformità che potevano essere sanate all’epoca dei lavori, ma non oggi a causa del requisito della “doppia conformità”. Soffermiamoci dapprima sulla regola della doppia conformità: quella che si ha quando si valutano le regole vigenti all’epoca dell’abuso e quelle di oggi. D’ora in poi, se la norma venisse approvata, basterebbe rispettare la conformità alle regole attuali per avere in via libera. Il condono 2024 è stato concepito nella sua formula come un utile strumento normativo che si prefigge l’intento di andare a legittimare immobili in cui siano presenti lievi difformità di natura formale. Si intende andare così a tutelare i piccoli proprietari immobiliari che molto di frequente sono in attesa da decenni la regolarizzazione delle loro posizioni, rimanendo in una sorta di limbo che impedisce loro sia di vendere l’immobile, che di ristrutturare. Inoltre, la nota ufficiale del Ministero cita l’obiettivo della diminuzione del lavoro degli uffici tecnici comunali, spesso sommersi dalle richieste di sanatorie.

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