venerdì, Settembre 20, 2024
HomeAttualitàCondannato un anno fa a 20 anni di carcere per l'omicidio di...

Condannato un anno fa a 20 anni di carcere per l’omicidio di Giovanni Cutolo, ma continuano a celebrarlo

Il 17enne che ha ucciso Giovanbattista Cutolo è stato condannato a 20 anni di carcere. Lo ha deciso il gup del Tribunale dei Minorenni di Napoli Umberto Lucarelli, dopo l’udienza preliminare del processo per l’omicidio del 24enne, conosciuto da tutti come Giogiò. Il giovane musicista è stato ucciso la notte del 31 agosto del 2023 nel capoluogo campano, da un minorenne che gli ha sparato un colpo di pistola in piazza Municipio durante una lite scoppiata per uno scooter parcheggiato male. Il gup ha accolto la richiesta del pm della Procura dei Minori Francesco Regine, che al termine della sua requisitoria aveva chiesto 20 anni di carcere per il 17enne imputato: è il massimo della pena considerato il rito abbreviato.

“Giustizia è fatta, abbiamo scritto una pagina di storia”, ha commentato la madre di Cutolo. Il legale del 17enne ha invece anticipato che “presenteremo appello”. Momenti di tensione si sono registrati fuori dal tribunale, subito dopo la sentenza: alcuni parenti del minorenne hanno urlato frasi offensive e hanno minacciato gli amici del ragazzo ucciso, che da stamattina hanno organizzato un sit in per chiedere giustizia. Gli amici hanno risposto intonando cori per Giogiò, protetti da un cordone di forze dell’ordine.

I familiari di Luigi Baldi non si danno per vinti e continuano a celebrarlo sui social, facendosi beffe di quelli della vittima. Mai una parola spesa per Giogiò e la sua famiglia, mai un momento di rimorso, mai un’ammissione di colpa per il gesto del loro figlio. Anzi lo hanno celebrato come un eroe, come se fosse lui la vittima, gli hanno rivolto minacce neanche troppo velate, anzi molto esplicite. 
 
Un fulgido esempio di come gente devota al culto del crimine cresca criminali ed assassini. Sempre più ragionevole, urgente, obbligatorio parlare di patria podestà che va tolta a gente simile. Levare i figli a simili soggetti vorrebbe dire salvare più vite. Quella appunto dei giovani membri delle famiglie criminali e quella delle loro potenziali vittime. 
RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Eventi in programma

ULTIME 24 ORE