di Gabriele Angelini
Dal governo arriva una stretta sul cosiddetto “bonus mamme“. Il pacchetto natalità da inserire in manovra ha subito un duro contraccolpo, a causa del combinato disposto poche risorse-differenti visioni nel governo. Come racconta Luca Monticelli in un retroscena pubblicato su LaStampa, mancano 10 miliardi per definire il perimetro della legge di bilancio che si attesterà sui 25 complessivi. E uno dei punti cruciali è proprio il pacchetto natalità. Il problema è che la tassazione ad hoc per le famiglie, per molti, è rimasto solo uno slogan. E ora tante mamme si chiedono cosa ne sarà di loro e di quel – sppur minimo – aiuto che verrà meno. Cosa cambierà quindi?
Nel governo si stanno interrogando se convenga rinnovare il bonus per le mamme con due figli. Spiega Montcelli che tra le proposte nel cassetto c’è anche “l’ennesima riforma dell’Isee per correggere alcune distorsioni che pesano sui nuclei con figli”. Nella legge di Bilancio, sempre a tema welfare familiare, una mossa importante riguarda invece i finge benefit. “A dicembre 2024 termina l’esenzione fiscale per beni e servizi prestati dal datore di lavoro ai dipendenti che quest’anno raggiunge un tetto di 1000 euro, duemila per chi ha figli a carico. Questi “buoni” servono alle famiglie per pagare le rette scolastiche, le mense, le bollette o anche l’affitto e il mutuo”. Anche qui non si sa se si ritroveranno le risorse. Destino invece sicuramente segnato per il bonus mobili al 50%.
