venerdì, Settembre 20, 2024
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Bimba Rom investita, i parenti aggrediscono giornalista. Scoppia la polemica politica, Salvini attacca ma…

Torino è ancora sconvolta dalla morte della bimba di 2 anni, di etnia Rom, investita ieri inavvertitamente da una donna che stava facendo manovra nel parcheggio dell’Ospedale San Giovanni Bosco. Un episodio terribile sul quale stanno emergendo nuove informazioni, importanti per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Il clima intorno a questo dramma si è inasprito molto nel pomeriggio di ieri, sia da parte dei parenti della piccola vittima, sia sul fronte politico. Nel primo caso è stata infatti segnalata la violenta aggressione subita da un cronista e fotografo della Stampa di Torino, Maurizio Bosio. Che, dopo avere documentato quanto successo alla piccola Esmeralda, aveva deciso di avvicinarsi ai parenti assiepati nel parcheggio dove è avvenuto il tragico evento, per porre loro le sue condoglianze e quelle del suo giornale. Ma mentre Bosio parlava con i genitori di Esmeralda, è stato aggredito all’improvviso da un gruppo di altri familiari, che lo hanno colpito sul corpo e sul viso, causandogli la rottura del setto nasale.

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Un bruttissimo episodio che ha portato il giornale torinese a rilasciare un comunicato nel quale si afferma che “Maurizio Bosio… era tornato senza macchina fotografica per fare le condoglianze alla famiglia quando si era diffusa la notizia della morte della piccola. A quel punto, però, è stato aggredito, spintonato, preso a pugni dai parenti della bambina. La sua colpa, così hanno gridato gli aggressori, era di lavorare per La Stampa. Un episodio grave, l’ennesimo, che ancora una volta sottolinea il pesante clima di tensione e diffidenza in cui siamo costretti a lavorare”. Ma le tensioni seguite al dramma di Esmeralda hanno coinvolto anche la politica. Matteo Salvini, dopo aver dedicato una preghiera alla piccola vittima, è andato all’attacco: “Ma dove sono gli assistenti sociali”, ha scritto in un post, “che dovrebbero salvare questi bimbi da una vita di strada e di furti, senza scuola e senza gioia? E non usino la scusa della cultura Rom”. Una dichiarazione che ha portato alla pronta replica di Barbara Rosina, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Assistenti Sociali. “Salvini strumentalizza senza conoscere i fatti” ha scritto Rosina. “E’ inconcepibile e irresponsabile usare la morte di una bambina di 2 anni a fini politici. Siamo vicini alla famiglia e lontani dal Ministri e da chi come lui non cerca mai soluzioni, ma arriva a manipolare le notizie per diffondere pregiudizi a scapito delle persone e della professione”.

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Intanto la ricostruzione dei fatti di Torino ha portato alla luce la reale dinamica dell’incidente. La piccola, che si chiamava Esmeralda Morgana Salvanovic, stava giocando nel parcheggio. Era lì insieme alla famiglia per far visita allo zio materno, ricoverato nella struttura ospedaliera per problemi cardiaci. Erano da poco passate e 13 quando una macchina che stava uscendo dal parcheggio ha travolto la bambina. “Guidava una donna”, ha detto un testimone. “Andava piano, ma poi, forse per l’agitazione, ha accelerato”. Si è poi saputo che al volante dell’auto c’era un’infermiera che stava lasciando l’ospedale dopo aver concluso il suo turno di lavoro. La ragazza, in completo stato di choc per quanto accaduto, è stata in seguito ricoverata. Esmeralda ha subito due arresti cardiaci, di cui uno durato più di un quarto d’ora, poi è stata portata all’Ospedale Infantile Regina Margherita. Purtroppo le ferite si sono rivelate troppo gravi e la piccola è deceduta poco dopo mezzogiorno. Pare che Esmeralda sia spuntata all’improvviso davanti alla macchina dell’infermiera, che non l’avrebbe vista e non ha fatto in tempo a frenare. I colleghi della donna hanno dichiarato che “anche lei è vittima di questa tragedia”. “La bambina giocava da sola“, ha raccontato una collega dell’infermiera che era alla guida. “Era impossibile vederla, stiamo soffrendo tutti per quella bimba, ma anche per la nostra amica. Non auguriamo a nessuno di vivere quello che sta passando”.

 

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