di Stefano Petroselli
Poltava è stata nuovamente teatro di un attacco missilistico che ha seminato morte e distruzione. I missili russi hanno colpito poco dopo l’allarme aereo, quando molte persone stavano cercando di mettersi in salvo dirigendosi verso i rifugi. Il Ministero della Difesa ucraino ha condannato l’attacco definendolo “barbaro”. Le squadre di soccorso, insieme ai medici, hanno lavorato senza sosta per salvare almeno 25 persone, 11 delle quali sono state estratte vive dalle macerie, come riferisce un comunicato ufficiale del Ministero.
Due missili balistici hanno colpito Poltava, prendendo di mira un istituto scolastico e un ospedale nelle vicinanze, distruggendo parzialmente uno degli edifici dell’istituto di telecomunicazioni. Secondo le prime informazioni, 41 persone sono rimaste uccise e più di 180 ferite. Alcuni dei feriti erano intrappolati sotto le macerie, ma molti sono stati salvati grazie all’intervento rapido delle squadre di soccorso.
Il presidente Volodymyr Zelensky, in un post sui social, ha definito l’attacco come un’azione che non resterà impunita: “La feccia russa pagherà certamente per questo attacco”. Zelensky ha anche annunciato di aver ordinato un’inchiesta “completa e tempestiva” e ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato alle operazioni di soccorso, contribuendo a salvare vite umane.
