QUESTA SCELTA FA INSOSPETTIRE L’OPINIONISTA PREZZEMOLINO LANCIATA TEMPO FA DALLA BALIVO “COME TI PERMETTI DEVI ASSOLUTAMENTE CHIEDERE SCUSA”
*Una rotondità sospetta una giacca over la scelta di non fare le scale e il web si scatena.*
Rossella opinionista del salotto RAI con alla guida una scatenata Caterina Balivo e prezzemolino da tempo delle reti RAI è stata costretta a chiedere scusa pubblicamente alla cantante Annalisa per aver insinuato e subdorato una presunta gravidanza dietro una giacca over e soprattutto dopo la scelta da parte della cantante di non scendere dalla scala più ambita al Mondo.
E’ stata immediata la smentita arrivata pochi minuti dopo l’azzardata affermazione dell’opinionista Rossella, la cantante poi ha continuato spiegando i motivi che le hanno impedito di scendere dallla scala dell’Ariston e cioè “una caduta accidentale che risale a quest’estate e che le provocò una brutto trauma cranico per fortuna di lieve entità”.
L’opinionista
Rossella ha continuato poi con la sua linea e una sorta di retorica a tratti fastidiosa affermando che qualora Annalisa non fosse in attesa di un bebè il desiderio era quello che presto avesse potuto godere di questa grande gioia.
L’insistenza che ha infastidito la Balivo e gli ospiti ha visto costretta Annalisa ad un’ulteriore passaggio sempre a mezzo stampa ” *per essere felici non c’è bisogno di aspettare un bambino “* io sono felice ugualmente con o senza bambini, i botta e risposta che hanno animato il salottino della conduttrice Casertana e degli ospiti in studio divisi chi a favore della cantante chi invece ha deciso di supportare le tesi dell’opinionista.
Il simpatico ma anche imbarazzante siparietto pomeridiano ha dato man forte inoltre all’innata ironia della Ricciarelli che tutto ad un tratto ha confessato di essere in attesa di un bimbo tra lo stupore in studio e la complicità degli ospiti *ovviamente scherzava* ma l’ironia non è per tutti e le polemiche stanno andando avanti e c’è chi sui social difende la cantante ed è pronta a guerre a suon di post.
