venerdì, Settembre 27, 2024
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Ancora Un Rinvio al 2027 per la posa della prima pietra della Variante dell’Aurelia Bis

Un’opera infrastrutturale, che avrebbe dovuto vedere la prima luce, dopo inevase promesse decennali nel 2025, e che dovrebbe concludersi dopo 4 anni e mezzo dalla posa della prima pietra.

Le dichiarazioni del Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi durante l’incontro con l’Amministrazione di Sanremo

Ennesimo Slittamento al 2027 inerente la posa della prima pietra della Variante di Sanremo dell’Aurelia Bis. Durante il briefing con la Nuova Amministrazione Sanremese e ANAS, lo ha dichiarato il Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi Lega. L’incontro, è avvenuto  per fare il punto sullo stato di avanzamento dell’iter burocratico che anticipa l’apertura del cantiere. Inizialmente, l’avvio dei lavori era previsto per il 2025. Tale iter, si è rivelato essere assai complesso e farraginoso.

Il Viceministro ha dipanato tutte le tappe con capillarità: durante il periodo estivo, il progetto è stato trasmesso al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che si esprimerà sulla fattibilità tecnica del progetto. Il verdetto, asserisce,  è atteso per le prossime settimane. Una volta ottenuto il benestare alla procedibilità,  si potrà procedere sia con la valutazione ambientale che con la conferenza dei servizi. Una fase definita molto importante perché, i territori, potranno partecipare al tavolo e inoltrare le singole istanze. Fase, che si dovrebbe concludere entro i prossimi dodici mesi e aprire così la successiva ossia,  progettazione esecutiva e l’appalto dei lavori. Ciò se tutto va come presunto, avverrà entro la fine del 2026 e l’inizio del  2027. Il costo totale presunto dell’opera si aggira intorno ai 350 milioni di euro. Rixi ha confermato categoricamente, senza se e senza ma, che il Ministero finanzierà l’opera solo ed esclusivamente, quando sarà appaltata per non lasciare le risorse congelate per due anni. E’ da far risaltare che, se la data di inizio pare certa ed assodata,  quella di chiusura è variabile e molto meno prevedibile. meno prevedibile è la data di Rixi, portavoce del Ministero stima comunque che i lavori dovrebbero durare all’incirca quattro anni e mezzo. Sarà presumibilmente possibile percorrere il nuovo tratto,  forse nella seconda metà del 2031.
Il tracciato stradale  inviato al Consiglio Superiore ricalca quello presentato un anno e mezzo fa, anche se lo stesso aveva suscitato molte perplessità degli abitanti di tutta Via Padre Semeria. A preoccuparli, che unitisi, si sono mossi con un Ricorso al Tar, e per il quale il Comune sta  valutando se costituirsi in giudizio, il viadotto culminerebbe in via Bonmoschetto, con un’altezza di circa una ventina di metri. mager rixi 680x408Per ovviare a ciò, durante un vertice con i Comitati, nelle scorse settimane, il Comune ha inoltrato ad Anas la proposta di una viabilità alternativa prospettata dai residenti. Secondo le prime valutazioni però, l’alternativa proposta, ambientalmente risulterebbe più impattante del progetto originario. I dettagli non sono dati sapere, finché non si verrà a conoscenza delle valutazioni del Consiglio superiore.
Anas inoltre, ha consegnato un prospetto all’Amministrazione Comunale per fare il punto sui maggiori lavori previsti dall’Ente nel Territorio Comunale: Al momento però non sono  che oggetto approfondimento, lo saranno in un momento successivo cioè, una volta passati al vaglio di Palazzo Bellevue. Per capire, la maggior parte delle risorse sono confluite e confluiranno nel recupero della viabilità in zona La Vesca, per sanare un pericoloso smottamento. Dopodiché, previsti interventi di ammodernamento delle gallerie di Anas, comprensivi di miglioramento nella resa energetica per l’illuminazione.

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