giovedì, Ottobre 10, 2024
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Libano, Israele colpisce postazioni Unifil

di Remo Girotti

 

Le forze armate israeliane (IDF) hanno colpito con colpi di artiglieria tre postazioni della UNIFIL nel sud del Libano, incluso un attacco vicino alla base principale dell’organizzazione a Naqoura. Questo episodio si inserisce in un contesto di crescente tensione nella regione, caratterizzato da intensi scontri tra Israele e il movimento sciita Hezbollah.

Cos’è UNIFIL?

La Forza di Interposizione delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) è stata istituita nel 1978 con il compito di monitorare il ritiro delle truppe israeliane dal sud del Libano e ripristinare la pace nella regione. Dopo la guerra tra Israele e Hezbollah del 2006, il mandato dell’UNIFIL è stato esteso per includere il monitoraggio del cessate il fuoco e il supporto alle forze armate libanesi nel sud del Paese. La missione, composta da oltre 10.000 soldati provenienti da vari Paesi, opera principalmente lungo la Linea Blu, il confine stabilito dalle Nazioni Unite.

Nonostante la sua presenza, l’UNIFIL ha un’influenza limitata sui recenti eventi sul campo, soprattutto a causa dell’escalation militare. Le forze israeliane, infatti, hanno intensificato le operazioni nel sud del Libano, mirando a colpire le infrastrutture di Hezbollah, il movimento armato che mantiene una forte presenza nella regione.

 

La situazione attuale

Nell’ultimo anno, gli scontri lungo il confine tra Israele e Hezbollah si sono intensificati, con migliaia di attacchi reciproci. In risposta alle operazioni militari israeliane, Hezbollah ha lanciato numerosi attacchi contro obiettivi israeliani. Il conflitto ha causato la morte di migliaia di persone e ha costretto oltre 1,2 milioni di libanesi a lasciare le loro case.

Israele ha ampliato le sue operazioni, con raid aerei e incursioni terrestri nel sud del Libano, nel tentativo di neutralizzare i combattenti e le infrastrutture di Hezbollah. Nel frattempo, l’UNIFIL ha mantenuto una presenza costante, ma con limitate capacità di mediazione o intervento nelle azioni militari. La situazione rimane estremamente fragile, con rischi crescenti per la sicurezza dei caschi blu delle Nazioni Unite.

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