di Remo Girotti
Durante un prolungato intervento in Parlamento, rispondendo a interrogativi di deputati e senatori riguardo il Piano strutturale di bilancio, il Ministro dell’Economia Giorgetti ha fornito alcune anticipazioni sulla prossima legge di bilancio. Tra le misure in discussione, il taglio strutturale del cuneo fiscale, sebbene in forma modificata per evitare un impatto negativo sulle pensioni. Inoltre, sono previsti tagli alla spesa pubblica in vari settori, ad eccezione della sanità. Una rivelazione inaspettata è stata l’intenzione di rivedere il catasto, il che potrebbe portare a un aumento delle tasse per coloro che hanno beneficiato del Superbonus 110%.
Il Ministro ha affermato chiaramente che, come parte delle riforme per “migliorare l’efficienza del sistema fiscale”, è previsto l’”aggiornamento degli archivi catastali“. Questo aggiornamento comprenderà proprietà attualmente non censite e una rivalutazione dei valori catastali per quegli immobili che hanno subito miglioramenti strutturali grazie a interventi realizzati con fondi pubblici. Pertanto, la revisione catastale non interesserà tutti, ma solo le proprietà ‘fantasma’ non registrate e chi ha utilizzato “fondi pubblici”, come i bonus per la ristrutturazione.
La logica è che, grazie al Superbonus, gli immobili hanno visto aumentare il proprio valore e, di conseguenza, è necessario aggiornare i valori al catasto per calcolare correttamente l’IMU e le altre imposte sulla proprietà.
Il governo Draghi aveva iniziato a esaminare la questione e aveva trovato un compromesso con il centrodestra, che, però, è risultato vano con la caduta del suo esecutivo. L’intervento annunciato dal Ministro Giorgetti non rappresenta una riforma complessiva, ma è un’azione mirata verso chi ha utilizzato il Superbonus, in linea con precedenti iniziative.
Durante l’audizione, il senatore del PD Antonio Misiani ha richiesto chiarimenti, evidenziando: “L’idea di aggiornare il catasto contraddice quanto affermato da questa maggioranza, che ha sempre respinto qualsiasi cambiamento delle rendite”. In risposta, il Ministro ha affermato: “Non si tratta di effettuare un aggiornamento di mercato come richiesto dalla Commissione Europea, ma di individuare le case fantasma e garantire che i proprietari che hanno usufruito delle ristrutturazioni abbiano aggiornato i valori catastali, come obbligati. Verificheremo e, in caso di dati non aggiornati, ci saranno vantaggi per i Comuni”.