Di Stella Camelia Enescu
Il tango: una danza, una musica, un linguaggio dell’anima. Nato tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, nelle periferie di Buenos Aires e Montevideo, il tango è diventato non solo una forma d’arte universale, ma anche un emblema culturale, capace di esprimere una vasta gamma di emozioni, dalle più dolci e intime alle più crude e appassionate.
Il tango nasce in un contesto urbano caratterizzato dalla mescolanza di culture e tradizioni. Buenos Aires e Montevideo, alla fine del 1800, erano città in piena trasformazione, alimentate dall’arrivo di migliaia di immigrati europei in cerca di una nuova vita. Tra i quartieri più poveri e nei luoghi di ritrovo popolari come le milonghe, si sviluppava un nuovo genere musicale che mescolava elementi africani, spagnoli, italiani e indigeni. Il tango era inizialmente associato ai bordelli e agli ambienti marginali, motivo per cui, all’inizio, veniva considerato una danza volgare e sconveniente dalle classi alte. La musica del tango, con la sua malinconia e sensualità, rifletteva questo mondo fatto di desideri insoddisfatti e di vite difficili. Il bandoneón, uno strumento portato dagli immigrati tedeschi, divenne presto l’anima musicale del tango, accanto al pianoforte e al violino. Col passare del tempo, il tango cominciò a essere apprezzato anche nei salotti della borghesia e a guadagnare rispettabilità. Negli anni ’20, grazie a un’esplosione di popolarità in Europa, soprattutto a Parigi, il tango si trasformò in un fenomeno globale. Da danza di strada, divenne una raffinata forma di espressione culturale, reinterpretata con eleganza nelle sale da ballo e nei teatri.
Il tango non sarebbe lo stesso senza i suoi grandi compositori, artisti che hanno plasmato il genere e lo hanno reso immortale. Tra i più iconici c’è senza dubbio Carlos Gardel, “el zorzal criollo”, considerato il più grande interprete del tango-canzone. La sua voce profonda e avvolgente ha dato vita a tanghi memorabili come Mi Buenos Aires Querido e El día que me quieras. Gardel, morto tragicamente in un incidente aereo nel 1935, rimane una figura leggendaria, un simbolo di Buenos Aires e della sua anima tanghera.
Aníbal Troilo, noto anche come “Pichuco”, è stato uno dei più grandi bandoneonisti e direttori d’orchestra del tango. Nato nel 1914 a Buenos Aires, la sua musica esprimeva una profonda nostalgia e una forte passione. Brani come Sur e La última curda sono testimonianze del suo genio musicale e della sua capacità di fondere l’intensità emotiva con una raffinata complessità orchestrale.
L’evoluzione del tango trova la sua massima espressione in Astor Piazzolla, il compositore che rivoluzionò il genere con il suo tango nuevo. Piazzolla, formatosi sia nel tango tradizionale che nella musica classica, fu capace di portare il tango in una nuova dimensione, fondendo elementi jazz, musica classica e avanguardia. Le sue composizioni, come Libertango e Adiós Nonino, sono veri capolavori, in grado di catturare la drammaticità e la complessità del tango, ma con una modernità che ha conquistato il mondo intero. Piazzolla ha spinto i confini del tango, trasformandolo in una forma d’arte universale, riconosciuta anche nei circuiti della musica colta.
Oggi, il tango continua a evolversi, mantenendo sempre vive le sue radici popolari e la sua intensa carica emotiva. Le milonghe di Buenos Aires e Montevideo, così come quelle in Europa, America del Nord e Asia, testimoniano l’incredibile vitalità di questa cultura. Il tango non è solo una danza, ma un modo di vivere e sentire, un linguaggio che parla di amore, solitudine, lotta e speranza. Le nuove generazioni di musicisti e ballerini continuano a innovare, senza mai perdere il legame con il passato.
In un mondo in costante mutamento, il tango rimane un ancoraggio, un filo che unisce generazioni e culture, un dialogo tra corpi e note, che racconta una storia senza tempo.
Il tango, nel corso della sua lunga e affascinante storia, ha attraversato molte metamorfosi, senza mai perdere la sua essenza di arte autentica e profondamente umana. Dalle strade polverose di Buenos Aires ai più prestigiosi palcoscenici internazionali, ha saputo adattarsi e trasformarsi, grazie al genio dei suoi compositori e alla passione dei suoi interpreti. Come ogni grande espressione artistica, il tango non è solo un genere musicale, ma un modo di interpretare la vita, fatto di malinconia, passione e straziante bellezza.
