L’ umanitá, dopo aver trascorso il triduo (sabato, domenica e lunedì) ultimi scorsi con addosso una carica di adrenalina, quasi una overdose al contrario, ha ripreso a girare come faceva prima di quel fine settimana lungo. Dopo il rallentamento imposto da quei tre giorni di passione, seppure laica, l’umanità, soprattutto quella parte di essa più colpita dalle guerre in corso, ha ripreso a darsi da fare come aveva fatto fino a giovedì scorso. Troppo presto per poter affermare fin d’ora che il pericolo attentati sia stato scongiurato. Nel settore a est del pianeta, è da sempre in vita un modo di comportarsi che ricorda molto da vicino quello degli abitanti del Paese delle meraviglie. Solo per essere espliciti fino in mondo, la gente di quei paesi si distingue per l’inaffidabilità, non solo tra di loro quanto, ancor più, nei confronti degli “infedeli” e di quanti sono avversatori di loro pratiche tribali, solo per citate una situazione nota ai più, la considerazione che hanno della parte femminile dell’umanità. Al di sopra di ciascuno di tali modi di agire, domina il fanatismo religioso in quanto tale che riduce al livello di omuncoli privi di qualsiasi capacità di reagire ai soprusi irrazionali di chi in loco tenta di tenere due piedi in una scarpa. Aggiungendo che a volte gli stessi hanno appreso appena qualche rudimento di teocrazia o di religioni di quel genere, sufficienti a permettere loro di governare, neppure con criteri da fumetto. Uno spartiacque lo dovrebbero aiutare a formarsi soprattutto le prossime elezioni presidenziale negli USA. È vero che c’è del tempo fino a quella data, ma in campagna, per commentare situazioni del genere ora abbozzato, sogliono tentar il sorpasso quelli sul cas
