ALLO SCRITTORE E GIORNALISTA ASTRIT LULUSHI
A un mese della Sua dipartita
LE RIVE DEL PASSATO
Alberi d’acqua sono le tue mani,
in cerca di radici, ma il vuoto
non ha respiro: si alterna
ad altre fughe. Si smarrisce
il raggio della sfera
in questa fissità di nubi
sopra un mondo di carta
trafitta dall’inchiostro
che straccia la parola.
C’è sempre un uomo dietro l’angolo
a interrogarsi, ma il responso
è oracolo incerto, se cedi
al compromesso.
Gocce di veleno
devastano il sogno e i fiori
nelle mani, abbattono
le perle dell’attesa. La mia voce
è un fiume senza corso,
lungo le rive del passato
e la notte non richiede
né ori né fronzoli: nulla
chiede la morte
se non la conoscenza
di se stessa.
Maria Teresa Liuzzo