Rebecca Cheptegei è stata uccisa dal suo compagno, che le ha dato fuoco. La maratoneta 33enne ugandese, che al momento dell’attacco si trovava in Kenya, era stata subito ricoverata d’urgenza con ustioni gravi su circa l’80% del corpo. Purtroppo, i suoi organi non hanno retto e Cheptegei è deceduta pochi giorni dopo il ricovero.Il padre della vittima ha raccontato che l’uomo ha comprato 5 taniche di benzina e si è diretto verso la casa che l’atleta aveva in Kenya, dove soggiornava per lunghi periodi quando doveva allenarsi nel Paese. Cheptegei gareggiava infatti per la nazionale e aveva partecipato alle ultime Olimpiadi di Parigi 2024.Esprimiamo il nostro più sincero cordoglio alla famiglia e ribadiamo che il femminicidio è un fenomeno inaccettabile, sintomo della violenza di genere sistemica, e sempre più in aumento. È fondamentale prenderne consapevolezza e affrontare questa piaga che colpisce tante, troppe, donne in tutto il mondo. La cosa sconcertante è che questo diventa solo un altro caso che si aggiunge alla lista quotidiana. Ma che mondo sta diventando questo?