Se nel 2024 i concorsi di bellezza hanno ancora quello scopo di valorizzare il fascino femminile a 360 gradi ma sembra che stiano perdendo sempre quello appeal per cui erano nati. Basti pensare al concorso di bellezza più longevo Miss Italia che ha perso la forza dirompente nel corso degli anni e se negli ha avuto concorrenti di prestigio come Lucia Bosè, Silvana Pampanini, Sophia Loren Gina Lollobrigida, Roberta Capua, Martina Colombari, Caterina Balivo, ma l’ultima ad avere davvero successo nel mondo del cinema solo Miriam Leone. E da qualche anno si è anche assistiti altri pseudonimi Concorsi di bellezza, che sembrano nascere ogni giorno, che non hanno portato un risveglio del coolness ma anzi sempre più desueti e discutibili pur di tenere incollate quelle speranze delle modelle ai loro sogni e senza valorizzare la loro bellezza e eleganza come si dovrebbe ma sempre sottostando alle decisioni personali di patron o di giurie combinate o di sovvertimento dei voti. E’ inutile negarlo noi esseri umani siamo spinti dall’aspirazione di diventare virali come veri idoli e così sembra per gli organizzatori che usano il femminismo come pink-washing, ossia tutte quelle strategie di marketing che utilizzano l’emancipazione femminile e i valori femministi, a scopi propagandistici e utilitaristici. Le modelle vorrebbero essere sulla sfilata vedendola come una vetrina per rispecchiare la loro eleganza, il loro charme e il loro aspro estetico e non come metro di giudizio non misurato. Ma oramai i concorsi di bellezza sono una cosa superata anche per le stesse partecipanti che se vi partecipano è solo per gioco….non c’era niente di male ad avere una maggiore sensibilità femminista senza discriminazioni e senza disuguglianze nel giudizio. Eppure ci sarà un abbandono di questa giostra beauty perchè alcune modelle già partecipano con un compenso economico vedendola come una semplice opportunità e le altre non vorranno partecipare a causa delle continue delusioni. Un elogio va ai genitori, sempre partecipi, hanno fatto capire alle loro figlie di viverlo come un gioco e l’importante è partecipare perchè a parola d’ordine di giudizio su ogni concorso di bellezza: “il solito…”. Come recita una canzone dei Queen “The show must go on” ( Lo Spettacolo Deve Andare Avanti) ma facciamo risorgere lo spettacolo della bellezza femminile non negli spazi angusti del marketing e della notorietà impacchettata.
