Questo è l’intero gioco
Di Fatmir Terziu
TRADUCE IN ITALIANO MARIA TERESA LIUZZO – DIRETTORE DELLA
RIVISTA DI CULTURA INTERNAZIONALE LE MUSE (ITALIA)
Il tempo ci scolpisce e (ri)cucina con tatto,
per (ri)chiuderci in una mostra,
e stiamo in silenzio, teniamo solo gli occhi alti,
per non finire sugli scaffali un giorno.
Sopra le nostre teste il tempo rompe gli scalpelli,
con il nostro cervello si (ri)costruisce il modello,
nemmeno più l’argilla entra in quest’arte,
la spazzola stessa non è più necessaria da nessuna parte.
Quest’arte non è un progetto del tutto nuovo,
nel profondo della scatola silenziosa,
riflessa ai nostri occhi come una libertà,
dietro un programma giallo sbiadito.
In questo progetto per amore della verità
modellato abbozzando solo nel cervello,
quell’uomo dentro e fuori dall’esistenza,
è scolpito e rimane proprio come un pezzo di legno.
Ecco la prossima reincisione,
rendendoci manufatti di legno di carne,
mentre li approvavamo tra le grida della sala,
i nostri gloriosi maestri intagliatori.
Siamo fortunati che il tempo ci abbia riportato all’arte,
che brutta fine c’è un’ottusità,
quando anche Dio stesso tace lassù,
rimaniamo solo una mandria di bestiame.
Qualcuno si opporrà con rabbia a me,
ma terrò questa poesia nella mia testa,
mi piace, significa che è arte
ma a chi è dedicato, dovrei saperlo?!
Ecco l’intero gioco,
che ci unisce tutti in un punto,
i manufatti non sono solo scolpiti dal tempo,
ma la nostra negligenza giorno dopo giorno.
F. T.