di Andrca Varone
Una lista di orrore lunga 50 nomi. Gli uomini accusati di aver violentato Gisele Pelicot, 71 anni, drogata dal marito Dominique Pelicot, sono finalmente stati rivelati. Tra questi, alcuni volti noti: un paramedico, un pilota e un giornalista. La vicenda sconvolge la Francia, soprattutto per il coinvolgimento di uomini di diverse età e professioni, tutti colpevoli di aver abusato di una donna incosciente nella sua abitazione di Mazan, in Provenza.
La testimonianza di Dominique Pelicot
Dominique Pelicot, arrestato nel 2020 dopo una denuncia per molestie in un supermercato, ha aperto le porte del suo inferno personale agli inquirenti. L’uomo drogava regolarmente la moglie e permetteva a sconosciuti, contattati online, di abusare di lei mentre era priva di sensi. Nel processo attualmente in corso, alcuni dei nomi più noti emersi sono quelli di Hugues Malago, pilota di moto, Redouan El Farihu, paramedico, e Nicolas François, giornalista locale.
L’orrore nella casa di Mazan
Hugues Malago, 39 anni, soprannominato “Biker” nei file di Pelicot, ha conosciuto l’uomo su un sito di scambisti dopo un incidente in moto. Cercava adrenalina, ma ha finito per essere coinvolto in un incubo di violenza. Malago ha ammesso di aver partecipato agli abusi, ma ha cercato di giustificarsi raccontando di essere stato ingannato. La sua ex fidanzata, però, ha testimoniato contro di lui, descrivendolo come “molto esigente” durante i rapporti, spesso rasentando la violenza.
e scuse e la negazione
Non tutti però hanno avuto il coraggio di assumersi la responsabilità. Mathieu Dartus, 53 anni, soprannominato “Gaston”, ha affermato di non ricordare gli abusi perché spesso sotto l’effetto di ecstasy. Dominique Pelicot lo ha accusato di essere perfettamente consapevole di quanto stava facendo.
Il processo e il coraggio di Gisele
Il processo contro gli uomini coinvolti va avanti, con il marito Dominique Pelicot al centro del caso. Ha ammesso la sua colpevolezza e accusato gli altri di essere complici: “In questa stanza abbiamo tutti cospirato contro Gisele”. Ha registrato le violenze, accumulando oltre 20mila file di abusi. La giustizia francese, solitamente discreta in casi simili, ha deciso di rendere pubblici i nomi degli aggressori grazie al coraggio di Gisele Pelicot, che ha rinunciato all’anonimato per dare voce alla sua battaglia. Un vaso di Pandora si è aperto, e la Francia ora guarda con orrore questa vicenda, mentre il processo continua a svelare dettagli sempre più sconvolgenti.