Essere sempre disponibili, avere il sorriso pronto e la mano tesa, è certamente un dono per chi ci circonda ma spesso questo atteggiamento nasconde qualcos’altro…
Molte volte dietro l’eccessiva generosità si cela una forma di auto-protezione…
In molte persone esiste una paura nascosta e sottile: quella di non essere accettati e di non essere abbastanza…
Accogliere ogni richiesta, dire “sì” quando si vorrebbe dire “no”, è come costruire un guscio attorno al proprio cuore, un’armatura fatta di atti gentili e di premure verso gli altri…
Spesso ci si ritrova ad essere stressati ed insoddisfatti rispetto alla sovente mancanza di riconoscenza quando pur offrendo il nostro tempo, la nostra energia e persino i nostri sogni, c’è chi alla fine non ci apprezza…molti individui pur di sentirsi parte di qualcosa, pur di non rischiare il rifiuto,finiscono col perdere loro stessi…
Ma questa disponibilità senza limiti non è forse una maschera che si indossa per nascondere la propria vulnerabilità?
Non è un modo per elemosinare l’approvazione altrui nella speranza che un sì continuo ci preservi dall’abisso dell’isolamento?
Riflettete…
Questa ricerca di accettazione ad ogni costo finisce spesso col consumarci, col farci sentire ancora più soli, ancora più distanti da noi stessi…
L’arte di dire “no” è una ribellione silenziosa, una presa di coscienza…è l’arte di comprendere che l’accettazione non deve arrivare dagli altri, ma da se stessi…e che, forse, essere meno disponibili, meno accomodanti, è un atto di coraggio: il coraggio di mostrarsi senza maschera, di mostrarsi per ciò che si è davvero, senza la paura di perdere ma con la certezza di trovare il proprio posto nel mondo…
⭐️Carmen Cascone
