lunedì, Settembre 23, 2024
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Il Comitato Italiano per la Tutela del Piede Franco in Campania

Lunedì 23 settembre alle ore 9 è previsto alla Reggia di Portici, nella sala cinese del sito borbonico, il primo Convegno Nazionale del Comitato Italiano per la Tutela del piede franco.

Costituito nell’aprile 2024 il Comitato ha l’obiettivo di valorizzare i vitigni che presentano le viti a piede franco scampate alla fillossera che distrusse l’80% del patrimonio vitivinicolo europeo dalla fine dell’800.

Quanto sia importante tutelare le piante che oltre a rappresentare esempi di resilienza e patrimonio storico, esempio di biodiversità, sarà oggetto di discussione del Convegno di Napoli.

I relatori

Relatori della giornata saranno genetisti ed esperti di patologia della pianta, giuristi, agronomi, enologi, sommelier e il presidente del comitato e il delegato Campania che moderati da Adele Munaretto, divulgatrice enogastronomica e vicepresidente del comitato e Gaetano Cataldo, presidente di Identità Mediterranea e miglior sommelier 2023 dal Merano Wine Fest, coordinano la discussione, analizzando i vari punti di vista e le prospettive dei tavoli tecnici istituiti dal comitato.

Al termine dei lavori, previsti alle 13, presso il MAAV di Portici verrà offerta una  degustazione di vini dei vitigni a piede franco dei produttori italiani associati al comitato. Partecipazione, quest’ultima prevista solo su invito.

Ma cosa sono le viti a piede franco?

Per vite a piede franco si intende una vite con radici proprie, non ibrida e non innestata. Il ‘’piede’’ è la radice della vite, ‘’franco’’ poiché esentato da vincoli e libero.

Le viti franche di piede sono piuttosto rare in Europa

Il motivo risale alla seconda metà dell’800 quando un temibile insetto, la fillossera, fece la sua

comparsa nel continente europeo, trasportato via nave su piante contaminate provenienti dall’America del nord.

La fillossera si diffuse rapidamente in tutti i vigneti causando danni sia a livello fogliare che radicale ostruendo il passaggio dei principi nutritivi e portando lentamente alla morte della pianta.

Per questo motivo, al fine di scongiurare la totale distruzione del patrimonio vitivinicolo europeo, si innestarono le nuove barbatelle di vite europea su radici americane (immuni alla fillossera).

Pochi sono stati i vigneti risparmiati dal flagello, gli unici salvi infatti furono quelli su terreni sabbiosi o argillosi, nei quali il parassita non riesce a riprodursi, oppure a quote elevate, oltre i 1000 metri s.l.m., dove le basse temperature impediscono alla fillossera di sopravvivere, o ancora, su terreni vulcanici

Il “Comitato Italiano per la Tutela del Piede Franco” è la prima e unica associazione in Italia di protezione, custodia e salvaguardia delle viti franche di piede

Una associazione formata da sommelier, storici, viticoltori e appassionati al mondo del vino, in particolare quello prefillossera.

Il Comitato vuole valorizzare, sviluppare e promuovere azioni atte a rilanciare storicamente, turisticamente e culturalmente questo patrimonio vitivinicolo poco conosciuto o totalmente dimenticato. Il compito del Comitato oltre a divulgare la conoscenza dell’esistenza di questi vitigni è quello di dare voce e visibilità a tantissime realtà locali che con tanta tenacia tengono in piedi un pezzo della storia vitivinicola italiana.

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