domenica, Settembre 22, 2024
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Non perdiamoci in un bicchiere d’acqua…

Quando si ha sete non c’è niente di meglio di un bicchiere d’acqua! Ma quale…?

fonteL’acqua destinata all’alimentazione umana è ancora oggi poco (o per nulla) conosciuta; quando si ha sete, infatti, di solito si beve acqua, assicurandosi unicamente che sia potabile. Al ristorante, ad esempio, si chiede semplicemente acqua minerale, con la sola distinzione fra “gassata” e “naturale”, ma sono davvero tantissime le cose da conoscere su questo liquido unico al mondo, a partire dai suoi aspetti salutistici, fino alle sue caratteristiche fisico-chimiche, passando per tutti i possibili abbinamenti con i cibi.

Come per il vino, infatti, anche ogni acqua è in grado di esprimersi al meglio con determinati piatti, anziché con altri. L’idea che anche le acque si potessero abbinare al cibo, nasce dai maîtres d’hotel della Romagna, di pari passo alle campagne per la salvaguardia di prodotti tipici e biologici, quali il formaggio di fossa, l’olio, l’aceto balsamico e il pane. La ricerca in ambito sensoriale, finalizzata al giusto abbinamento acqua-cibo, è utile non solo per gli operatori di settore, ma anche ad ogni cultore della buona tavola ed al consumatore che desidera ricevere una corretta informazione sulle acque da impiegare a tavola.

jcr contentAllo stato attuale, per essere commercializzata in Italia, l’acqua deve ottenere un riconoscimento da parte del Ministero della Salute, perché considerata al pari di un farmaco, tant’è vero che, come tale, in passato doveva essere prescritta dai medici e veniva venduta anche all’interno delle farmacie.

In considerazione di una rinnovata sensibilità verso il tema della salute a tavola, le acque in bottiglia vanno assumendo un nuovo ruolo anche nella ristorazione; tuttavia l’acqua destinata all’alimentazione è ancora oggi una grande sconosciuta. Quando si ha sete si beve solitamente acqua, assicurandosi unicamente che sia potabile. Al ristorante si chiede acqua minerale, ma la sola distinzione che viene fatta è quella fra “gassata” e “naturale” (piatta).

È bene sapere che gni acqua è diversa dall’altra ed è per questo che dovremmo cambiarla ogni 2 o 3 settimane, per fornire al nostro organismo tutti gli elementi di cui ha bisogno, senza farci condizionare dalla pubblicità, che è spesso ingannevole: l’acqua è davvero la chiave di volta del nostro benessere e del nostro equilibrio, il bene più importante per la nostra salute e per la nostra alimentazione.

unnamedEsistono acque pesanti e ricche di oligominerali ed acque molto leggere, ottime per esser bevute con piatti non particolarmente elaborati e durante l’intero arco della giornata. In tal senso, nel cuore delle Dolomiti, da alcuni anni si è iniziata ad imbottigliare un’acqua particolarmente pura e povera di minerali: la nobile acqua Cedea.

Acqua Cedea, nella sua esclusiva bottiglia, brilla come l’Enrosadira, riflettendo intensamente vibrazioni di colore rossastro delle Dolomiti e di turchese del cielo. Essa celebra Cedea, la Dea dell’acqua e portatrice della vita secondo antiche leggende ladine sudtirolesi.

La bottiglia, protetta da copyright, è stata riconosciuta come un pezzo di design unico.

Cedea sgorga fredda e pura dalla roccia nuda con la propria energia e viene imbottigliata a pochi metri dalla sua sorgente, a 1500 metri di quota.

Leggera e dolcemente alcalina, è oligominerale con un residuo fisso di 130 mg/l e pH 8,1. Il suo basso contenuto di sodio (0,0064 g/l) e i suoi contenuti minerali bilanciati rendono Cedea l’acqua minerale ideale per la dieta dell’odierno stile di vita.

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Se vi è una magia su questo Pianeta, è contenuta nell’acqua”: con questa frase del filosofo ed antropologo statunitense Loren Eiseley, vi invitiamo a riscoprire questa magia ed a farla vostra, un bicchiere alla volta.

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