Napoli, 19 settembre…
Ancora una volta, come accade da secoli, il prodigio si è ripetuto…
Alle 10.01 nella cappella del tesoro posta nel duomo di Napoli, San Gennaro ha di nuovo donato la speranza al suo popolo…in una cattedrale gremita di fedeli e di curiosi, il sangue si è sciolto…
Non ci è voluto molto…un momento di silenzio sospeso, lo sguardo di una città intera rivolto verso quell’ampolla che custodisce il mistero della fede…poi, l’annuncio del miracolo…
Il cuore dei napoletani ha esultato…
Quest’evento non è solo una tradizione ma è un respiro, un battito collettivo che unisce Napoli al suo passato ed al suo futuro… è la prova dell’amore del patrono verso il suo popolo…
In quei pochi istanti, la città sembra fermarsi…
L’ampolla, che a tratti pare quasi viva, trattiene il cuore pulsante di un popolo che, tra mille contraddizioni, si aggrappa ancora ad un segno…
L’attesa, nella preghiera silenziosa, come da sempre è accaduto, ha preceduto la speranza di un annuncio che, come ogni anno, rinnova il legame tra cielo e terra…
Quando il sangue si è sciolto, tra le navate si è sollevato un applauso fragoroso, la commozione era visibile sul volto di molti…un misto di sollievo e di devozione, un abbraccio collettivo che attraversa la storia…
San Gennaro ha parlato ancora, ha concesso il suo segno…
Napoli, sotto la pioggia di settembre, si è stretta stamattina attorno al suo patrono con un misto di fede e di scetticismo, con quella forza antica che la rende unica…perché, al di là del miracolo, è l’anima di questa città che si rinnova come il sangue rosso vivo che torna a fluire nel cuore di Napoli…
⭐️Carmen Cascone