Durante la serata di venerdì 13 settembre scorso, l’ambasciatore messicano Carlos Garcia de Alba ha accolto il riservato pubblico presso la Casa del Messico a Roma.
Una serata trionfale quella avvenuta la settimana scorsa presso l’Ambasciata del Messico, creata per celebrare i festeggiamenti del 214° anniversario della Liberazione del Messico, e che ha visto la sede diplomatica gremita di ospiti di prestigio tra alte cariche militari e governative, i vertici del clero e funzionari di rilievo, provenienti da ogni nazione e dalle altre ambasciate della capitale, oltre che dalle sedi consolari nel nostro Paese.
Durante il discorso annuale l’ambasciatore ha tenuto a ringraziare singolarmente ogni convenuto e partner della serata, tra cui Identità Mediterranea, l’associazione culturale fondata da Gaetano Cataldo, ormai nota a livello nazionale per le sue attività di merito.
Cataldo, f&b manager e giornalista enogastronomico, tiene a ribadire che tale opportunità è stata colta soltanto grazie alle Cantine che ha avuto l’onore di rappresentare e mediante le sinergie instaurate tra gli addetti ai lavori presso la sede diplomatica messicana.
Erano ben 11 le cantine che han fatto bella mostra di sé nel Salone d’Onore, l’area più prestigiosa dell’Ambasciata, e che hanno brillato nei calici scintillanti con nettari dionisiaci provenienti dal Lago di Garda sino alla provincia di Trapani.
Il miglior sommelier dell’anno al Merano Wine Festival ha potuto pertanto intessere gli elogi e raccontare i territori di provenienza delle cantine ad una platea internazionale di rilievo, descrivendo lo straordinario potenziale dei vini posti sui banchi di assaggio.
Ecco le cantine presenti con Identità Mediterranea…
Bulgarini, Agricola Bellaria, Cantina Tredaniele, Rossovermiglio, Asta Vini, Giovanni Molettieri, Tenuta Augustea, La Pietra di Tommasone, Vini Alois, Il Quarto Miglio e Cantina Bello.
Di seguito la nostra redazione ha chiesto a Gaetano Cataldo com’è andata. Di seguito il commento:
“È stato un privilegio esserci, sicuramente. Con Identità Mediterranea abbiamo sempre organizzato eventi di presrigio, ma mai come una kermesso presso una sede diplomatica, se escludiamo l’udienza generale da Papa Francesco. Vedere poi i loghi delle Cantine che ci hanno dato fiducia assieme al nostro, vicino a tantissimi brand di caratura internazionale, è stato fantastico. Ai banchi di assaggio i miei operatori alla mescita, fra cui il giovane maitre Francesco Pascuzzo, hanno ricevuto ottimi feedback, così come io durante le pubbliche relazioni instaurate. Dal Catarratto artigianale di Nino Asta alle fresche bollicine di Falanghina della famiglia Verlingieri, fino al complesso perlage del Lugana di Fausto Bulgarini, abbiamo svolto un lavoro di comunicazione reputazionale egregio, presentando areali e filosofie produttive diversificare. Da Salerno poi il Fiano di Tredaniele, i Greco di Tufo delle irpine Bellaria e Molettieri, la Biancolellla e la Falanghina, rispettivamente da Ischia e Quarto, la rara Catalanesca di Marco Vincenzo Nocerino e tutta una serie sbalorditiva di rossi che dal Pallagrello Nero di Alois all’Aglianico Irpino, si sono fatti davvero apprezzare come pure il Primitivo di Ciro Bello, il Taurasi, il Pidirosso e l’Amarone della Valpolicella.
Concludo dicendo che il Vigneto Italia, grazie a queste bellissime realtà, ha un potenziale enorme, cosi come pure il mercato messicano lo è in termini di opportunità commerciali e scambi culturali: Città del Messico, ricordiamolo, è una delle metropoli con la più alta concentrazione di ristoranti italiani al Mondo
