di Stella Camelia Enescu
Giacomo Meyerbeer nato Jakob Liebmann Beer, 1791-1864) è stato un famoso compositore
tedesco, noto soprattutto per le sue opere nel genere del grand opéra, uno stile che dominò la
scena musicale francese del XIX secolo. Originario di una ricca famiglia ebrea, Meyerbeer
divenne una delle figure più influenti nel panorama operistico europeo .Nato vicino a Berlino,
Jakob cambiò il suo nome in Giacomo per adattarsi meglio all’ambiente musicale italiano,
dove iniziò la sua carriera. Proveniente da una famiglia agiata, poté studiare musica senza
preoccupazioni economiche, inizialmente concentrandosi sul pianoforte, divenendo un
eccellente virtuoso. Tuttavia, il suo interesse si spostò rapidamente verso la composizione
operistica.
Studiò con diversi compositori importanti, tra cui Muzio Clementi e Carl Maria von Weber.
Dopo aver passato alcuni anni in Italia, dove assimilò lo stile operistico italiano, Meyerbeer si
stabilì in Francia, dove divenne il principale esponente del grand opéra, un genere che
mescolava trame drammatiche, scenografie imponenti e musica grandiosa.
Giacomo Meyerbeer è celebre soprattutto per le sue opere teatrali monumentali,
caratterizzate da un’enorme complessità orchestrale e scenica. Ecco alcune delle sue opere
più famose:
“Robert le Diable” (1831)
Questa fu la prima opera che lo consacrò come uno dei più importanti compositori
dell’epoca. La sua prima avvenne all’Opéra di Parigi e divenne subito un enorme successo. La
trama gotica, gli effetti speciali e la ricca orchestrazione catturarono l’immaginazione del
pubblico.
“Les Huguenots” (1836)
Considerata la sua opera più ambiziosa, racconta la storia delle tensioni religiose tra
cattolici e protestanti durante il massacro di San Bartolomeo nel 1572. È famosa per le sue
arie virtuose, i grandi cori e l’uso spettacolare dell’orchestra.
”Le Prophète” (1849)
Quest’opera è ambientata durante una rivolta anabattista nella Germania del XVI secolo e
presenta una delle più famose scene d’incoronazione mai scritte per il teatro operistico.
“L’Africaine” (1865, postuma)
Quest’opera venne completata e presentata dopo la sua morte. Racconta la storia di Vasco
da Gama e delle sue esplorazioni, combinando tematiche esotiche con i conflitti europei.Meyerbeer fu un pioniere del grand opéra, caratterizzato da spettacoli sontuosi, grandi scene
di massa e soggetti storici o religiosi. Le sue opere spesso richiedevano enormi risorse
sceniche, corali e orchestrali, e furono note per l’uso innovativo dell’orchestra, l’impiego di
cori massicci e danze e l’introduzione di effetti speciali teatrali. Un’altra caratteristica
importante era la mescolanza di stili musicali, tra cui elementi italiani (melodie) e tedeschi
(orchestrazione e armonia).
La sua musica ispirò molti compositori successivi, tra cui Richard Wagner, sebbene
quest’ultimo lo criticò anche aspramente, accusandolo di commercializzare l’arte.
Meyerbeer e Wagner: Sebbene inizialmente fosse un amico e sostenitore di Richard Wagner,
Meyerbeer divenne oggetto di un feroce attacco da parte del compositore tedesco. Wagner lo
criticò nel saggio antisemita *Il giudaismo nella musica*, accusandolo di essere un “ebreo
opportunista” e di aver corrotto l’arte musicale.
Patrono della musica: Meyerbeer sostenne finanziariamente molti musicisti e artisti del suo
tempo. Fu un mecenate generoso, nonostante la sua immensa ricchezza lo rendesse oggetto
di critiche, specialmente da parte degli ambienti musicali più conservatori.
Legame con il cinema: Alcuni dei concetti spettacolari delle opere di Meyerbeer, con i loro
enormi set e scene di massa, possono essere considerati precursori delle grandi produzioni
cinematografiche del XX secolo. La sua attenzione ai dettagli scenici e l’uso di tecniche
drammatiche innovative fecero di lui una sorta di “regista” ante litteram.
La fama di Meyerbeer declinò alla fine del XIX secolo, soprattutto a causa delle critiche mosse
dai seguaci di Wagner e dal cambiamento dei gusti musicali. Tuttavia, nel corso del tempo, la
sua influenza sulla storia dell’opera e sulle tecniche drammatiche è stata rivalutata, e le sue
opere sono tornate regolarmente in repertorio, anche se meno frequentemente rispetto al
passato. Meyerbeer rimane una figura fondamentale nell’evoluzione dell’opera, in particolare
per il modo in cui contribuì a plasmare il grand opéra francese.
Giacomo Meyerbeer fu un pioniere del teatro musicale, un innovatore e una figura che
attraversò e influenzò molte delle principali correnti musicali del suo tempo, combinando
elementi italiani, tedeschi e francesi in un linguaggio musicale nuovo e spettacolare.