L’ Istituto di Studi Filosofici di Napoli, ubicato nello splendido palazzo dei duchi Serra di Cassano a Monte di Dio, scrigno di cultura internazionale, ha ospitato la rappresentazione teatrale “Eleonora Pimentel Fonseca – Con Civica Espansione Di Cuore”, presentata dagli Stati Teatrali, per la regia di Riccardo De Luca e che ha visto quale interpetre principale, nei panni di Eleonora Pimentel, una strepitosa Annalisa Renzulli.
Scene e dialoghi sono stati presi e adattati per lo specifico dai romanzi “Cara Eleonora” di Maria Antonietta Macciocchi e “Il Resto di Niente” di Enzo Striano, ove il primo parla di Eleonora in modo più biografico mentre il secondo in modo più politico.
In scena per esaltare la napoletanità di Eleonora si è fatta esprimere la protagonista in napoletano settecentesco, ma ciò che è stata la componente strutturale del testo sono stati i documenti d’archivio, invero Eleonora diffonde le idee del suo giornale “Il Monitore Napoletano”, idee che sono in contrapposizione con la dialettica dei lazzari sanfedisti, che rispondono con epiteti, tracotanza e le canzoni della tradizione orale.
Altra fonte di ispirazione della rappresentazione è stato il “Manoscritto di separazione” di Eleonora dal marito Pasquale Tria, in cui ella stessa svela la tragicità della sua vita privata.
Il regista rifacendosi allo scontro dialettico, fa scontrare anche i generi: realismo e surrealismo, drammatico e grottesco, a secondo dei personaggi.
Un plauso va alla compagnia composta da otto attori che hanno saputo fare interagire in scena trenta personaggi, sui quali, come detto, ha svettato l’ interpretazione magistrale di Eleonora, ossia Annalisa Renzulli, in scena per un’ ora e trenta minuti, così come non si può tacere dell’ eccelsa regia di Riccardo De Luca.
A tutti un colto pubblico, rapito e trasportato nella Napoli del 1799, ha tributato una vera ovazione.
I complimenti vanno anche all’ Istituto di Studi Filosofici che ha saputo, ancora una volta, fare cultura svecchiandola dai grigiori librari, ospitando la rappresentazione in un contesto fiabesco, che peraltro ha visto palazzo Serra di Cassano ed in particolare il duca Gennaro protagonista della rivoluzione del 99.
Concludo nel dire che questa iniziativa è stato uno degli eventi piu belli della scena campana del corrente anno.