Sant’ Arsenio, comune ubicato ai piedi del Parco Nazionale del Vallo di Diano, Cilento e Alburni, ha ricordato con una manifestazione storica in costume le gesta del brigante Giovan Battista Verricella, detto “Tittariello”, originario proprio della zona.
Tittariello visse e operò a metà seicento in epoca vicereale spagnola, fu una delle punte di diamante di quell’ ondata di proteste popolari rivolte contro le vessazioni dei nobili e del potere costituito.
Il brigante aveva raccolto intorno a se oltre 300 fuorilegge, imperversava nella parte meridionale della provincia di Salerno, spingendosi fino ad Eboli, tanto che il governatore di Citra al comando di soldati italiani e due compagnie spagnole invase il comune di Sant’ Arsenio per porre fine alle sue gesta.
La manifestazione in costume ha inizio nell’ ampia piazza (Braida) del paese con partecipazione di trombonieri, sbandieratori e archibugieri e dopo i proclami dei notabili ha inizio con il furto da parte del brigante del forziere contente il tesoro costituito dalle tasse pagate dalle popolazioni locali.
Successivamente l’ evento si trasferisce nella parte alta ed antica del paese, in una zona agreste, dove le persone dopo essersi rifocillati ai numerosi stand gastronomici, tra squilli di trombe e giochi di bandiere, assiste in un antico vallone allo scontro finale tra le truppe vicereali e la banda del Tittariello, con fuga di quest’ ultimo sui monti circostanti, che da allora fece perdere le sue tracce.