di Stefano Petroselli
Jannik Sinner ha preso una delle decisioni più difficili della sua carriera, scegliendo di interrompere la collaborazione con il fisioterapista Giacomo Naldi e il preparatore atletico Umberto Ferrara. La scelta arriva in seguito al controverso caso Clostebol, che ha segnato profondamente la stagione del numero uno del tennis mondiale.
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dall’International Tennis Integrity Agency (ITIA), Ferrara avrebbe acquistato il Trofodermin, un farmaco da banco in Italia, per conto di Naldi, il quale l’avrebbe utilizzato per curare una ferita alla mano. Tuttavia, il problema è sorto quando Naldi, dopo aver applicato il farmaco, ha eseguito massaggi sui muscoli di Sinner, mettendo a rischio la carriera del tennista.
Nonostante l’assoluzione di Sinner da parte dell’ITIA, la vicenda ha avuto un costo altissimo per il giovane azzurro, sia in termini economici che di immagine. Tra le spese legali e la revoca dei premi del torneo di Indian Wells, l’intera questione è costata al tennista quasi un milione di dollari.
È da tempo che Naldi e Ferrara non seguono più Sinner nei tornei: il fisioterapista non si è più visto in campo a partire dal torneo di Halle, mentre Ferrara ha fatto la sua ultima apparizione a Wimbledon. La separazione ufficiale segna la fine di un lungo rapporto professionale, ma anche l’inizio di una nuova fase nella carriera del giovane campione, che ora dovrà ricostruire il suo team e la sua fiducia dopo questa delicata vicenda.
