venerdì, Settembre 20, 2024
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Sharon Verzeni, nel suo telefono la verità: i messaggi prima di essere uccisa

Terno d’Isola – Un dettaglio cruciale sta emergendo nell’indagine sull’omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne barista uccisa nella notte tra il 29 e il 30 luglio. Durante la sua ultima camminata, pochi minuti prima di essere brutalmente accoltellata, dal suo telefono cellulare è stato rilevato del traffico telefonico. Questo elemento, che gli inquirenti stanno ora approfondendo, potrebbe gettare una nuova luce sul caso, suggerendo la possibilità di un appuntamento o di una trappola.

Il mistero del traffico telefonico

Sharon era uscita di casa senza una meta precisa, percorrendo un tragitto abituale ma non codificato. Durante i cinquanta minuti della sua passeggiata, il suo telefono ha generato traffico, un’attività che potrebbe essere determinante per risolvere il caso. Gli investigatori non hanno ancora chiarito se si tratti di chiamate o messaggi, né la natura esatta delle comunicazioni — se in entrata o in uscita, e da o verso chi. Questo dettaglio, però, potrebbe indicare che Sharon non fosse sola nei suoi ultimi istanti, almeno virtualmente.

Un’indagine complessa

Dalla notte del delitto, il lavoro dei carabinieri di Zogno e del Nucleo investigativo di Bergamo, supportati dai Ris di Parma e dal Reparto crimini violenti del Ros di Roma, è stato incessante. Tuttavia, la mancanza di un movente chiaro e di prove decisive rende l’inchiesta estremamente complessa. Sergio Ruocco, il compagno di Sharon, è stato ascoltato a lungo dagli inquirenti, ma non ha saputo dare spiegazioni sul traffico telefonico rilevato durante la camminata della giovane. Questo elemento, unito alla frequenza delle passeggiate serali di Sharon, è ora al centro dell’indagine.

Ipotesi investigative

Gli inquirenti stanno valutando due principali scenari. Il primo è quello di un’aggressione casuale da parte di un maniaco, una pista che finora non ha portato a risultati concreti. Il secondo scenario, invece, vede Sharon come vittima predestinata di un agguato, orchestrato da qualcuno che conosceva le sue abitudini e che ha sfruttato il suo momento di solitudine per colpire. L’attività telefonica rilevata durante la camminata potrebbe essere la chiave per capire chi possa aver organizzato l’incontro o la trappola.

Attesa di risposte

Mentre l’indagine prosegue, il dolore della famiglia Verzeni resta vivo. Carlo e Terry Verzeni, insieme ai loro figli Melody e Christopher, si uniscono al compagno Sergio nell’attesa di risposte che possano chiarire cosa sia realmente accaduto quella notte. Il traffico telefonico registrato durante la passeggiata di Sharon potrebbe essere la bussola necessaria per orientare le indagini verso la verità, ma fino ad allora, l’omicidio di Sharon Verzeni resta un enigma irrisolto.

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