Nel quarto di finale di pallanuoto a Parigi 2024 tra l’Italia e Ungheria si è assistito a una partita influenzata dall’errore tecnico dell’arbitraggio che aveva espulso l’azzurro Condemi per brutalità concedendo l’espulsione dello stesso, un rigore e la penalità di inferiorità per 4 minuti e riportando il punteggio su 4 a 2. In realtà era stato colpito l’avversario non intenzionalmente con la mano al termine di un tiro che aveva portato l’Italia sul 3 a 3. Il ricorso contro la giuria di appello della World Aquatics in relazione all’evento che gli arbitri Adrian Alexandrescu, rumeno, Valesin Miskovic, montenegrino, e il VAR Nicholas Hodgers, australiano, hanno valutato come brutalità è stato respinto. La loro motivazione è stata: il 13.1.1 riguarda le norme che disciplinano risorsi e appelli; il 20.3.7 non risulta esistere. Inoltre non è stata comunicata alla federazione nessuna squalifica comminata a Condemi, che quindi sarà regolarmente in vasca nella prossima partita. La federazione italiana nuoto sta valutando il ricorso al TAS anche se ciò non restituirà quel prestigio sportivo di una possibile semifinale da parte del Settebello. Nonostante l’amarezza dei giocatori cercheranno comunque di arrivare quinti in questa olimpiade affrontando la Spagna.
Il giocatore Condemi ha dichiarato: “Non riesco a esprimere nessun tipo di emozione per quanto accaduto e mi chiedo cosa possano imparare i bambini da un atto come quello di ieri, in cui la politica è al di sopra dello sport. Siamo italiani e siamo superiori a tutto questo: sempre a testa alta e mani sul cuore. Sono orgoglioso di essere nato italiano: torneremo.”
