venerdì, Settembre 20, 2024
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LA POETESSA PICCIRILLO E IL PITTORE GRIECO PRESENTANO I LORO LAVORI GRANDE SUCCESSO PER L’EVENTO MESSO IN CAMPO A RIONERO AL PALAZZO FORTUNATO

“La pittura è poesia silenziosa, la poesia è pittura che parla”. Una frase celebre, di Simonide, poeta greco, -556.468 a. C- che evidenzia il connubio tra poesia e pittura: si tratta di due arti che manifestano lo stesso desiderio di esprimere le sensazioni dell’anima.
Si potrebbe affermare, dunque, che il pittore dipinge la poesia, il poeta descrive il quadro. Molti artisti hanno dimostrato, sin dai tempi remoti, che l’arte pittorica e/o scultorea, e la poesia, camminassero a braccetto. Infatti, essi non disdegnavano di dedicarsi indifferentemente sia all’una che all’altra.
Un esempio della compenetrazione tra le due arti è stato dimostrato a Rionero in Vulture, presso il Palazzo Giustino Fortunato, durante l’evento culturale denominato “Il connubio vincente tra pittura e poesia”, ideato e messo in campo dalla giornalista e poetessa Carmen Piccirillo e dal pittore Armando Grieco, entrambi rioneresi.
L’iniziativa, patrocinata dal comune di Rionero in Vulture e supportata da varie aziende locali, è stata incentrata sull’esposizione dei suggestivi dipinti dell’artista Grieco, e sulla presentazione dell’ultima silloge poetica della scrittrice Piccirillo, intitolato “Lo sguardo dell’anima” edito da Piavani editore.
Ha introdotto il convegno- moderato da Francesco Preziuso- il Presidente del Consiglio Comunale di Rionero Mauro Tucciariello, portando i saluti del Sindaco Mario Di Nitto, ed esprimendo il proprio pensiero sugli artisti Piccirillo e Grieco, in particolare ha dato rilievo alla loro capacità di esprimere le varie sensazioni interiori al mondo esterno attraverso le proprie passioni ampliate nel tempo.
E’ intervenuto, poi, Antonello Di Pinto, artista, docente, e intercettatore di opere d’arte, che ha ripercorso la propria esperienza relativa alla sensazionale scoperta del ritrovamento di un dipinto Caravaggio a Madrid: grazie alla sua abilità e alla sua profonda intuizione, è riuscito, tre anni fa circa, a ritrovare il quadro presso la Casa D’Aste Ansorena. Una eccezionale scoperta che è divenuta sinonimo di scrittura di una nuova pagina di Storia dell’Arte. Il quadro era stato attribuito erroneamente a José de Ribera, un artista del diciassettesimo secolo. L’opera è stata valutata da insigni critici d’arte, in particolare da Vittorio Sgarbi, che ne ha attestato l’attribuzione.
Inoltre, sono intervenuti, durante il dibattito, Michele Pinto, Dirigente Scolastico Emerito, che ha evidenziato gli aspetti positivi della proficua collaborazione tra Grieco e Piccirillo, e Nicola Fede- presidente dell’associazione “OltreNoi” incentrata sul disturbo dell’autismo- che ha focalizzato il suo intervento sull’importanza della sensibilizzazione, anche attraverso l’arte, di una tematica così delicata.
Hanno concluso Armando Grieco e Carmen Piccirillo, portando all’attenzione la “bellezza” intesa come capacità di partorire arte, che diventa possibilità di fare varie ipotesi sul futuro attraverso una “proiezione” ancora ottimistica.

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