Max rappresenta uno dei grandi talenti italiani che hanno lasciato l’Italia e ottenuto gloria nel Paese che li ha ospitati. Attualmente è titolare della cattedra di cinematografia nella prestigiosa università William Penn University, fondata nel 1873 (subito dopo la fine della guerra civile americana) ad Oskaloosa, nello Stato dell’Iowa.
La moglie Paola Cipollina, imprenditrice e co-fondatrice della società cinematografica Astarox Productions, lo affianca da sempre nella realizzazione di film, serie televisive e documentari.
Di Max Leonida si ricorda tra le tante cose il successo del film “Backward – quando la sconfitta è una vittoria”, premiato lo stesso anno al Festival di Salerno e Mandala.
Prima ha diretto molti videoclips, documentari, serie TV e molte pubblicità.
La Astarox Productions è nata ufficialmente a Milano, nel novembre 2003, come S.r.l. L’inaugurazione effettiva della Astarox sono state le pubblicità per FieraMilano, per il MIPEL, per la società ATM e per la celebre azienda Loreal.
Poi Jamie Weissenborn, allora vice-presidente della Sony Pictures Television Digital Media, lo chiama a Los Angeles.
A Max Leonida si aprono anche le porte del cinema di Hollywood.
Dirige a Los Angeles il dramedy intitolato “Beauty in the Broken” (attualmente in streaming su Amazon Prime e su Tubi), ma anche ricordare “A Very Lovely Dress” (vincitore del Platinum Award all’LA Short Awards) e “Memento Mori” (finalista al Columbia Gorge International Film Festival), oltre ad una simpatica e divertente pubblicità per ENI ed Happy System con protagonista il bellissimo Ronn Moss della celeberrima soap opera “The Bold and the Beautiful”.
La moglie Paola in quel periodo ha creato la prima e più grande comunità per collegare tutti gli italiani in America, da Los Angeles a New York, oggi punto di riferimento che annovera centinaia di migliaia di membri. A tal proposito si ricorda anche la mostra Epicureology che promosse con successo la cultura italiana e il made in Italy in America. Una tra le tante iniziative promosse da Paola e Max con l’Istituto di Cultura Italiano in America”.