giovedì, Settembre 19, 2024
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Botte, calci e cinghiate a coppia gay, individuati i quattro aggressori: tre uomini e una donna

Sono stati identificati dai carabinieri i quattro presunti autori dell’aggressione brutale avvenuta nei giorni scorsi all’uscita di un locale dell’Eur. I quattro individui, tre uomini e una donna poco più che ventenni e tutti incensurati, sono stati riconosciuti dai due ragazzi aggrediti durante un incontro avvenuto sabato mattina presso la stazione dei carabinieri dell’Eur. I giovani, accompagnati dal loro avvocato, hanno confermato l’identità dei presunti aggressori attraverso il riconoscimento fotografico.

 
Possibile
 
@PossibileIt
 
Il video dell’aggressione di una coppia gay a #Roma è agghiacciante. È pura violenza, è profonda #omofobia. È qualcosa che dovrebbe mobilitare tutte e tutti senza distinzioni. Chiedo a #Meloni, Governo e Parlamento, quanto ancora dobbiamo aspettare per una legge che ci tuteli?
https://twitter.com/i/status/1814324581458493530
 
L’aggressione, che ha avuto luogo nella notte tra venerdì e sabato, ha suscitato una vasta indignazione pubblica dopo che il video del pestaggio è stato diffuso online. Le immagini, che mostrano la violenza gratuita e le offese omofobe inflitte alla coppia gay, hanno fatto il giro del web, scatenando una reazione di sdegno e preoccupazione. Tra i più colpiti c’è stata la cantante Emma Marrone, che durante un concerto ha condannato pubblicamente la brutalità dell’aggressione, amplificando ulteriormente l’appello per la giustizia e l’uguaglianza.

Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressione sarebbe iniziata da una lite stradale. I due giovani stavano attraversando la strada quando sono stati sorpresi da un’auto con a bordo i quattro aggressori. La situazione è rapidamente degenerata in una violenza fisica e verbale, con calcipugni e insulti omofobi, come documentato nel video diffuso dal Gay Center.

La vicenda ha sollevato una serie di reazioni a livello nazionale, alimentando il dibattito sulla sicurezza e sui diritti delle persone LGBTQ+ in Italia. A Messina, dove oggi si svolgeranno due cortei Pride in segno di solidarietà e sostegno ai diritti LGBTQ+, il segretario generale di Arcigay Gabriele Piazzoni ha espresso grande preoccupazione per la crescente violenza contro la comunità. Piazzoni ha dichiarato: «Sono giorni di grande apprensione per noi. Da un lato c’è la rabbia per gli episodi di violenza che ancora colpiscono ogni giorno la nostra comunità. L’altro giorno a Roma, una coppia di ragazzi è stata aggredita solo perché si tenevano per mano, ma succede ogni giorno in tantissime parti del Paese. Perfino nelle città che attraversiamo con l’Onda Pride, a volte percepiamo frange di ostilità che sfociano regolarmente in violenza. Dall’altra parte, però, c’è l’orgoglio: noi non arretriamo. La violenza è un problema sistemico e culturale in Italia, alimentato anziché contrastato dalla politica. Lo diciamo senza mezzi termini: il governo si assuma le sue responsabilità.»

Nei prossimi giorni, le indagini continueranno e l’informativa sarà inviata alla Procura. L’auspicio della comunità e delle istituzioni è che giustizia venga fatta e che simili episodi di violenza possano essere efficacemente contrastati attraverso misure concrete e un cambiamento culturale profondo.

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