La rassegna Tracce Contemporanee che ha voluto realizzare dialoghi in musica, il riconoscersi, mischiarsi e rispettarsi di popoli che si incrociano, si è conclusa con il concerto de La Repetition Orchestra senza confini, tenutosi presso l’ ex Ospedale della Pace, in via dei Tribunali in Napoli, nel primo cortile di un maestoso e decadente palazzo che fu in epoca medioevale di Sergianni Caracciolo, gran siniscalco e … non solo!! della regina Giovanna, e che in epoca recente è stato adibito anche a sede di uffici giudiziari.La Repetition è un’ esemble composita, che unisce strumenti classici e tradizionali africani, brasiliani e salentini e realizza un suono potente, originale e moderno, dalla spiccata valenza internazionale, musicisti e danzatori di diverse provenienze geografiche e culturali hanno raccontato un suono meticcio.La Repetition è in burkinabé la prova, la reiterazione, il rito che si ripete ogni volta per riallacciare la memoria alla sua lenta trasformazione ed evoluzione, esattamente come in tutti i rituali del Mediterraneo.L’ esemble con il suo codice del ritmo ha coinvolto tutti i presenti.Il concerto è stato anticipato da performances dei ragazzi del laboratorio “Contaminazioni musicali”.