giovedì, Settembre 19, 2024
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“Missili anti-Russia in Italia”. Tornano gli “euromissili” in Germania, ma Washington li vuole anche a Roma

Tornano gli “euromissili“, come al tempo della Guerra Fredda. Washington ha annunciato l’installazione di un sistema di armamento a lunga gittata in funzione anti-Russa in Germania a partire dal 2026. La scelta del cancelliere Scholz di ospitare i missili Usa ha scatenato polemiche nel mondo politico tedesco. L’opposizione di Afd ha accusato il Premier di “rendere la Germania un obiettivo“, mentre Scholz ha replicato che la decisione è stata presa “per la pace“. L’obiettivo americano è quello di ricostruire un sistema di deterrenza in funzione anti-Russa sia per le vicende ucraine, sia soprattutto per contrastare una serie di iniziative sovietiche che, secondo gli Usa, mettono a rischio la sicurezza dei Paesi europei. Il piano di Washington comprende l’Italia, anche se per ora a Roma non è arrivata nessuna richiesta ufficiale. Ma secondo quanto scrive Repubblica, “due autorevoli fonti notano che in futuro potrebbe avere senso aprire questo ombrello anche in Italia“.

missili usa

La condizione, ovviamente, è che il nostro Governo sia d’accordo. Gli americani vogliono evitare le tensioni che si verificarono con l’arrivo dei missili a Comiso durante la Guerra Fredda. Ma il loro piano è quello di potenziare la base industriale italiana dedicata alla difesa e di proteggere il nostro Paese in caso gli eventi internazionali dovessero precipitare. Intanto, hanno predisposto il dispiegamento in territorio tedesco di missili Tomahawk, SM-6 e di armi ipersoniche innovative. Tutti dispositivi che hanno una gittata maggiore rispetto a quelli oggi in dotazione ai Paesi dell’Unione europea. La Nato sta aiutando l’Ucraina a difendersi, ma ha la consapevolezza che il conflitto non potrà continuare in eterno e che la Russia attuerà le sue contromisure. E che c’è il rischio che nello scontro entrino in gioco altre forze già parzialmente coinvolte, come la Cina. Se il Cremlino (e i suoi potenziali alleati) decidessero di aggredire Paesi dell’Alleanza Atlantica, Washington vuole che la Nato si faccia trovare pronta. In un crescente clima di conflitto globale.

reagan gorbaciov

“Abbiamo solo deciso di spostare alcune capacità all’interno dei confini dell’Alleanza”, ha dichiarato il consigliere per la Sicurezza Nazionale Sullivan, “come abbiamo fatto molte altre volte in passato. Ascolteremo cosa ha da dire Mosca, ma non saranno i Russi a stabilire quello che possiamo fare”. Anche perché, secondo gli americani, è stata la Russia a violare per prima il trattato Inf firmato nel 1987 da Reagan e Gorbaciov, ed è questo a rendere necessaria una risposta. Mentre alcune fonti affermano che le armi piazzate in Germania hanno una gittata sufficiente a proteggere tutto il territorio Nato, gli Usa ritengono che sia meglio non concentrare il sistema di difesa in un solo luogo. Inoltre l’Italia offre la possibilità geografica di coprire meglio alcune regioni. In paticolare, Washington è preoccupata per la penetrazione sistematica da parte dei Russi in Medio Oriente. Il Mediterraneo è tornato a essere un centro fondamentale per le strategie globali, e la posizione dell’Italia assume grande importanza in questo quadro. Ecco perché per Roma sarebbe difficile rifiutare la proposta americana.

 

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