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L’ASSOCIAZIONE CULTURALE CREATIVA DI NOVARA DÀ IL VIA AL FESTIVAL DELLE RELAZIONI “MAIL ART E VIDEO ART IN VERTICALE”; INTERVISTA AL PRESIDENTE ANTONIO SPANEDDA

L’Associazione Culturale Creativa ACC ETS di Novara, presieduta da Antonio Spanedda,  in collaborazione con Amici dell’Accademia di Brera, l’Associazione Culturale Collezione Morera, “Vicolungo The Style Outlets”, Sémata Società Cooperativa, Monumenti di Cagliari e Associazione Gesto Segno Disegno, ha annunciato, con grande entusiasmo, l’evento “Mail Art e Video Art in Verticale”, che si terrà a Varallo (Vc), Vicolungo (No) e Cagliari.
Il rilevante evento, ha, come obiettivo prevalente, quello di celebrare l’arte in tutte le sue forme, per scoprire l’energia della Mail Art & Video al Festival delle Relazioni, e vivere un’esperienza artistica indimenticabile.

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Dal 13 luglio in poi, l’iniziativa sarà messa in campo a Varallo, il 2 agosto a Vicolungo, e il 5 settembre a Cagliari.
Dal 13 al 27 luglio, a Varallo, dalle ore 11, presso il Salotto “IOTIAMO”, si terrà una mostra collettiva, che presenterà oltre cento piccole opere d’arte postale, realizzate da ben sessantanove artisti di chiara fama. Inoltre, si aggiungeranno alla rassegna, altre ventiquattro cartoline, selezionate tra il pubblico partecipante alla edizione POP. Questo evento, organizzato dall’Associazione Culturale Creativa ACC ETS, in collaborazione con Amici dell’Accademia di Brera di Milano, Sémata Società Cooperativa, Monumenti di Cagliari, e Associazione Gesto Segno Disegno, rappresenta un’occasione unica per esplorare il mondo dell’arte postale, attraverso un’innovativa prospettiva: il formato verticale, simbolo della modernità e della visione dei display degli smartphone.
Il 13 luglio, dalle ore 20.30, a Varallo, vi sarà una proiezione pubblica, presso la piazza Calderini e il Salotto IOTIAMO: da quando i fratelli Lumière hanno inventato l’arte cinematografica, la visione del mondo in movimento è sempre stata orizzontale, ma ad un tratto lo smartphone ci ha messo In Verticale. Da queste considerazioni, è nata l’idea della prima edizione “In Verticale”, una video rassegna proiettata nell’anno 2023 presso la Torre dell’Elefante a Cagliari, simbolo antico e rappresentativo della città. Una visione contemporanea della realtà, il cui trat d’union è la Verticalità. La video-rassegna sarà proiettata all’interno del borgo antico di Varallo Sesia. Vari sono gli artisti partecipanti. La rassegna prevede la proiezione notturna delle opere video di artisti selezionati, su una parete della città di Varallo, a cura di Sèmata Società Cooperativa di Cagliari e ACC ETS.

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Il 14 luglio, dalle ore 10 alle ore 16.00 , a Varallo, vi sarà l’Annullo Speciale e la presentazione delle cartoline di Amedeo Luigi Morera, l’Annullo Filatelico presso il Salotto IOTIAMO: in collaborazione con i servizi filatelici di Poste Italiane, con l’annullo speciale dedicato alla manifestazione Mail Art “In Verticale”. Vi sarà, inoltre, la Presentazione delle Cartoline dei Mondiali di Calcio del 1934: illustrate a mano libera dall’illustratore italo-francese Amedeo Luigi Morera, precursore dell’Arte Postale “In Verticale”. Una vera e propria anticipazione della Mail Art, legittimata nel 1962 dall’artista Ray Johnson, che la codificò grazie alla sua attività artistica ispirata al gruppo Fluxus, ai Dada, e al movimento futurista con Ivo Pannaggi.
Altri eventi nella settimana sono previsti per il 18 luglio: dalle ore 18.30 vi sarà “Anima e Corpo”, serata di “Nutrimenti”, con Stefano Francoli; per i giorni del 20 e 21 luglio: dalle ore 10, fino alle 20.30: Galleria Borgoarte presenta “Sacri Monti”, opere su carta di Mauro Maulini.
Per il 21 luglio, dalle ore 11, è prevista la presentazione del libro del noto scrittore Enrico Frandino, “L’Uomo di Cenere”.
Per Artestv.it abbiamo intervistato Antonio Spanedda, presidente dell’Associazione Culturale Creativa ACC ETS.

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Come nasce il Festival delle Relazioni- Mail Art e Video Art in Verticale, e quali sono gli obiettivi prevalenti?

“Il Festival delle Relazioni nasce dalla volontà di creare uno spazio dove l’arte e la cultura possano diventare strumenti di connessione e dialogo tra le persone. La sua concezione nasce dall’esperienza personale che ho avuto con l’arte relazionale e prende forma grazie all’associazione ACC ETS, che ha sempre creduto nel potere dell’arte di unire e ispirare comunità diverse. Il tema di quest’anno, “Mail e Video Art in Verticale”, è stato scelto per esplorare interessanti forme di espressione artistica e comunicativa. L’arte postale (Mail Art) e l’arte video sono due modalità creative che permettono una vasta sperimentazione e un’interazione diretta e immediata con il pubblico. In particolare, la “Video Art in Verticale” riflette l’influenza dei moderni mezzi di comunicazione e delle piattaforme digitali, che spesso utilizzano formati verticali, vicini al modo in cui consumiamo i contenuti sui nostri dispositivi mobili. Gli obiettivi prevalenti del “Festival delle Relazioni” al Salotto IOTIAMO di Varallo (VC), quest’anno al suo primo esordio, sono molteplici:

– Promuovere l’Arte Multidisciplinare: Offrire un luogo dove artisti di diverse discipline possano esprimersi e interagire, creando un dialogo ricco e stimolante tra varie forme d’arte.

– Fornire uno Spazio di Incontro e Scambio: Creare un ambiente accogliente dove artisti, visionari, filosofi, scrittori, esperti d’arte e il pubblico possano incontrarsi, condividere idee e sviluppare nuove relazioni.

– Sensibilizzare e Educare: Aumentare la consapevolezza su tematiche rilevanti come la sostenibilità, la conservazione del patrimonio culturale e naturale, attraverso il linguaggio universale dell’arte.

– Innovare le Modalità di Fruizione dell’Arte: Sperimentare con nuove tecnologie e formati, come il video verticale, per rendere l’arte accessibile e rilevante nel contesto digitale contemporaneo.

– Valorizzare il Territorio: Promuovere Varallo Sesia e la Valsesia come luoghi di cultura e bellezza, attrarre visitatori e creare un impatto positivo sulla comunità locale.

In definitiva, il “Festival delle Relazioni” mira a essere un catalizzatore di nuove idee e connessioni, un evento che non solo celebra l’arte in tutte le sue forme, ma che ispira anche un senso di comunità e di appartenenza globale”.

Quanto è importante, soprattutto in questo periodo storico, divulgare e valorizzare l’arte in tutte le sue forme?

“Divulgare e valorizzare l’arte in tutte le sue forme è di fondamentale importanza, specialmente in questo periodo storico caratterizzato da cambiamenti rapidi e sfide globali. L’arte ha sempre avuto il potere di riflettere, interpretare e influenzare la società, e oggi, forse più che mai, svolge un ruolo cruciale per diversi motivi. 

In un’epoca in cui le divisioni sociali, culturali e politiche sembrano crescere, l’arte offre un linguaggio universale che può costruire ponti tra diverse comunità. Promuove la comprensione reciproca, il dialogo interculturale e la coesione sociale, contribuendo a creare un senso di unità e appartenenza globale. In tempi di incertezza e trasformazione, l’arte fornisce un canale attraverso il quale le persone possono elaborare esperienze complesse e trovare significato. Gli artisti spesso anticipano e commentano le tendenze sociali, aiutandoci a riflettere su chi siamo e dove stiamo andando.

La creatività è una fonte di resilienza, capace di offrire conforto e speranza. Durante periodi di crisi, come questo che stiamo vivendo, l’arte ha dimostrato di essere essenziale per la salute mentale delle persone, offrendo una via di fuga, ispirazione e conforto. Gli artisti sono spesso pionieri che sfidano lo status quo e propongono nuove visioni del futuro e la loro creatività è alla base di molte scoperte scientifiche e tecnologiche. 

Divulgare e valorizzare l’arte è essenziale non solo per nutrire l’anima e lo spirito delle persone, ma anche per costruire società più inclusive, resilienti e innovative”.

Lei collabora con varie associazioni, creando sinergie costruttive, con un fine comune: apprezzare e accogliere la bellezza. Gli ottimi riscontri sono sotto gli occhi di tutti. Qual è il suo “segreto”?

“Il ‘segreto’ del successo delle collaborazioni risiede in una profonda comprensione e valorizzazione dell’arte relazionale, che è alla base del mio lavoro di artista. L’arte relazionale si concentra sulle interazioni umane e sulla creazione di legami attraverso esperienze artistiche condivise. Questo approccio mi permette di creare sinergie autentiche e significative sia con le associazioni, le istituzioni e con le imprese con cui collaboro. Credo fermamente che le relazioni siano il cuore pulsante dell’arte contemporanea e della cultura. Ogni progetto e ogni iniziativa sono progettati per facilitare il dialogo, l’incontro e la condivisione. L’arte relazionale richiede una certa fluidità e la capacità di rispondere alle esigenze del momento. Questo si traduce in progetti dinamici e coinvolgenti che risuonano con il pubblico contemporaneo. Il Salotto IOTIAMO, ad esempio, è uno spazio dedicato proprio a questo: un luogo dove artisti, autori e pubblico possono interagire in modo diretto e personale. Tornando al ruolo di presidente di ACC ETS, collaborare con varie associazioni e persone significa unire forze diverse ma complementari per raggiungere un obiettivo comune: l’apprezzamento e l’accoglienza della Bellezza in tutte le sue forme. Ogni partner porta con sé una prospettiva unica, e insieme riusciamo a creare qualcosa di più grande della somma delle nostre parti”. 

Cosa prova nel percepire il grande entusiasmo degli artisti che partecipano agli eventi da lei coordinati?

“Percepire il grande entusiasmo degli artisti e delle persone che partecipano agli eventi coordinati da me e dai miei collaboratori è una delle sensazioni più gratificanti e appaganti del mio lavoro. Ogni volta che vedo l’energia, la passione e la dedizione che gli artisti mettono nelle loro opere e nelle interazioni con il pubblico, mi sento profondamente ispirato e motivato a continuare. Durante gli eventi, si sviluppano legami autentici non solo tra gli artisti stessi, ma anche tra gli artisti e il pubblico. Questo senso di comunità è il cuore del Festival delle Relazioni. Vedere queste connessioni prendere vita è la conferma che il nostro lavoro di organizzazione e promozione culturale sta avendo un impatto positivo”.

Tra le varie iniziative, il 21 luglio sarà presentato l’ultimo libro del noto scrittore Enrico Frandino, “L’Uomo di Cenere”. Qual è il suo pensiero sulla poesia?

La collaborazione con Enrico Frandino per la presentazione del suo ultimo libro, “L’Uomo di Cenere,” è nata da una profonda stima reciproca e dalla condivisione di valori comuni. Enrico è uno scrittore che ammiro e la sua sensibilità artistica risuona perfettamente con la filosofia del Festival delle Relazioni e di un mio progetto d’arte relazionale intitolato IOTIAMO. 

L’idea di collaborare è nata durante una delle nostre conversazioni sull’importanza della poesia e della letteratura nel mondo contemporaneo. Entrambi crediamo fermamente nel potere delle parole di toccare il cuore delle persone e di creare connessioni profonde. Quando Enrico mi ha parlato dei suoi lavori ho subito colto l’opportunità di ospitarne la presentazione al festival. Il suo lavoro rappresenta una voce potente e autentica che merita di essere ascoltata, e il nostro festival è il luogo ideale per promuovere questo tipo di dialogo culturale. 

Per me, la poesia è una delle forme più pure ed essenziali di espressione artistica. È un linguaggio universale che trascende le barriere culturali e linguistiche, capace di catturare e trasmettere le emozioni più profonde e complesse. La poesia ha il potere di rivelare l’invisibile, di consolare e di ispirare, di sfidare e di trasformare. Attraverso le parole poetiche, possiamo esplorare l’essenza dell’esperienza umana, toccando temi universali come l’amore, la perdita, la gioia, e la sofferenza. La collaborazione con Enrico e la presentazione di “L’Uomo di Cenere” sono, quindi, perfettamente in linea con la nostra missione di celebrare e valorizzare tutte le forme d’arte che hanno il potere di arricchire le nostre vite e di costruire relazioni significative. 

Sono entusiasta di questa opportunità e sono certo che il pubblico troverà nella poesia di Enrico una fonte di ispirazione e di riflessione profonda”.

 

 

 

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