giovedì, Settembre 19, 2024
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Mercati da incubo per l’Italia: banche e Bce scaricano i Btp

  • Silvia Nazzareni Silvia Nazzareni

Con l’avvicinarsi dei prossimi sei mesi, l’Italia si trova di fronte alla necessità di emettere circa 350 miliardi di euro in Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) e altri strumenti finanziari. Questa ingente quantità di debito arriva in un momento in cui l’ombra dei debiti sovrani si fa nuovamente minacciosa, alimentando timori su chi potrebbe acquistare tali titoli in un contesto di crescente volatilità e incertezza economica.

Le banche centrali, che hanno accumulato enormi quantità di titoli di stato durante la pandemia per sostenere i mercati, stanno ora riducendo i loro bilanci. Anche le banche commerciali, sotto pressione per gestire meglio i rischi di mercato, stanno tagliando i loro portafogli di titoli di stato, riducendo così la loro esposizione al debito sovrano italiano. Negli ultimi due anni, queste istituzioni hanno già ridotto le loro partecipazioni di oltre 80 miliardi di euro, rendendo la loro presenza nel mercato dei titoli di stato meno pronunciata.

risparmiatori italiani sono tornati a investire in titoli del Tesoro, attratti dai rendimenti che ora si aggirano intorno al 4%. Tuttavia, il loro contributo, sebbene significativo, non è sufficiente a compensare la ritirata delle banche, che detengono il 46% del debito italiano. Per coprire l’enorme fabbisogno finanziario, l’Italia ha quindi bisogno di attrarre investitori esteri, che detengono circa il 30% del debito italiano. Questi investitori, però, sono notoriamente cauti e pronti a ritirarsi rapidamente se percepiscono instabilità o rischi aumentati.

Questo scenario potrebbe peggiorare se, nelle prossime settimane, la situazione non si stabilizza o se le elezioni in Francia portano a combinazioni politiche che i mercati non vedono di buon occhio. In tal caso, la Banca Centrale Europea (BCE) potrebbe dover intervenire, non attraverso il Pandemic Emergency Purchase Programme (PEPP), che sta già riducendo il suo impatto sul mercato, ma utilizzando il Transmission Protection Instrument (TPI). Il TPI, uno strumento creato per difendere i paesi più fragili dagli attacchi speculativi, prevede però condizioni rigorose. I governi beneficiari devono rispettare le regole di bilancio, evitare squilibri macroeconomici significativi, mantenere la sostenibilità del debito e seguire politiche fiscali in linea con le intese del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e le raccomandazioni della Commissione Europea.

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