Abstract Pagine recuperate da vecchi libri rinascono in Parole in luce, serie di papier collé e installazioni che parla del concetto di memoria, dell’importanza del riuso dei materiali e del futuro della carta stampata nell’era della digitalizzazione del sapere secondo la visione eco-estetica di GildaPan. Una piccola sezione della mostra è dedicata ad alcuni lavori della serie [Reliquia], creati con sangue e capelli, forte denuncia della disperata condizione delle donne in Iran. In una in una terza sezione, al piano superiore della galleria che ospita in esposizione permanente la Collezione Rosini-Gutman, saranno esposti tra i capolavori di Beuys, Wharol e Schifano I Quadrilli, lavori ispirati ad una antica e controversa tradizione femminile procidana al limite tra religione popolare e divinazione.
Esteso Spazio 57 Art Gallery presenta laformadelleonde, mostra personale di GildaPan, artista e attivista per l’ambiente, a cura di Melania Fusaro. Tra le voci significative del nostro panorama culturale contemporaneo, GildaPan consacra in maniera definitiva l’Arte quale strumento di coscienza etica finalizzato a un concreto percorso di sensibilizzazione del territorio su tematiche ambientali e sociali. Manifestando sin dagli esordi la sua posizione eco-etico-estetica, dopo un percorso di denuncia attiva dell’inquinamento da plastica dei mari con Le orme sull’acqua, serie di collage digitali insignita di svariati premi ed esposta in collettive e personali in Italia e Oltralpe, GildaPan propone la ricerca artistica Parole in luce. Protagonista è la memoria e la sua trasmissione attraverso il libro in una profonda riflessione sul destino della carta stampata nell’era della digitalizzazione del sapere. La carta non viene utilizzata dall’artista come mera materia ma diventa, attraverso le parole che custodisce, fonte di suggestione per la creazione di una serie eterogenea di installazioni, papier collé su tela e oggetti di design realizzati con le pagine ancora leggibili recuperate dai propri vecchi libri ritrovati irrimediabilmente compromessi a causa dell’umidità, in alcuni lavori trattate con pigmenti naturali, spezie ed erbe tintorie. Ancora una volta si rivela l’estrema sensibilità dei GildaPan verso l’ambiente, nella volontà di restituire dignità e valore, attraverso l’upcycling, alla carta altresì destinata alla discarica.
Rino Mele, nel saggio critico del catalogo della mostra edito da Il quaderno edizioni, scrive: “Cosa vuol dirci Gilda Pan nella breve e attenta sequenza di questi lavori? Che la tecnica – il suo modo di rappresentare – va spinta fuori, nell’orizzonte dello sguardo, non tenuta nascosta (lo diceva Brecht, per il teatro) perché contiene essenziali comunicazioni politiche ed estetiche: come quando, attraverso il sale marino, Gilda Pan ripete l’ossessiva ansia delle onde nel loro infinito ripetere lo stesso segno che sprofonda”.
Una piccola sezione è dedicata all’anteprima della nuova ricerca [reliquia] nella quale GildaPan, attraverso l’uso di capelli, lacrime, pietre, parole vergate con il sangue, prende posizione rispetto allo scottante tema della violenza sulle donne, puntando il focus sulla disperata situazione in Iran. In una terza sezione al piano superiore della galleria che ospita, in esposizione permanente, la Collezione Rosini-Gutman dell’omonima galleria di Riccione, saranno esposti tra i capolavori di Beuys, Wharol e Schifano, I Quadrilli, alcuni lavori ispirati ad una antica e controversa tradizione femminile procidana al limite tra religione popolare e divinazione.
La mostra ha ricevuto il patrocinio di: Consulta Regionale per la condizione della donna, Legambiente Campania, Unione Europea Esperti d’Arte, Culturadice, Museopossibile Arte contemporanea, Ephymera Art.
Dal 22 al 29 giugno 2024 Opening 22 giugno ore 19:00 Spazio 57 Art Gallery Via Chiatamone 57 – Napoli
Orari:
martedì-venerdì 15:00 – 19:00 sabato 10:30 – 19:00