a risposta del Cremlino non si è fatta attendere. Ed è durissima. Putin sarebbe ormai sul punto di dare il via a un’azione che “spaventi l’Occidente“. Quale sarà la reazione Russa alle notizie che arrivano dalla riunione dei Ministri degli Esteri Nato a Praga, possiamo solo supporlo. Ma nessuna delle opzioni porta in una direzione diversa dal conflitto globalizzato. Si va dal possibile uso di armi nucleari tattiche in Ucraina, ad azioni dirette contro Paesi della Nato. La decisione della Germania di consentire l’uso delle sue armi in territorio Russo segna uno spartiacque, e sembra che quasi tutti i Paesi dell’Alleanza Atlantica siano ormai orientati a seguirne l’esempio. L’Italia, contraria, è ormai isolata.
Quindi ora Mosca si appresta a fare sul serio. Il portavoce Peskov lo ha detto senza giri di parole. “I Paesi della Nato stanno provocando Kiev a continuare la guerra insensata contro la Russia”, ha affermato. “Tutto ciò avrà inevitabilmente delle conseguenze. I Paesi che hanno scelto la strada del sostegno all’escalation della tensione in Ucraina, in particolare i Paesi della Nato, subiranno gravi danni“. Per quanto si possa essere prudenti, la realtà è sotto gli occhi di tutti. Il conflitto fra la Russia e l’Alleanza Atlantica si è spostato su un altro livello e, a questo punto, è già iniziato. E non a caso l’allarme più diretto arriva da Washington. “La reazione di Putin è possibile”, fanno sapere dalla Casa Bianca. E nel mirino ci sarebbero in primo luogo i Paesi europei.