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IL PROGETTO “BEST-WAY” RIVOLUZIONA L’EDUCAZIONE DEI BAMBINI CON BES

INNOVAZIONE TECNOLOGICA E INCLUSIONE: IL PROGETTO “BEST-WAY” RIVOLUZIONA L’EDUCAZIONE DEI BAMBINI CON BES

di Mirella Madeo

Nel 2012, l’attenzione ufficiale verso gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) ha preso forma con l’introduzione della direttiva ministeriale intitolata “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. 

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 

È di vitale importanza comprendere il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES), in quanto condizione largamente diffusa riferita ad allievi che richiedono una particolare attenzione durante le lezioni in classe. 

Questa necessità può essere determinata da problematiche temporanee, difficoltà permanenti attestate da un medico specialista o disturbi generici che non sono classificabili come specifiche patologie.

I BES 

Acquisire una piena comprensione dei BES è essenziale per promuovere un’approccio didattico inclusivo che tenga conto delle diverse esigenze degli studenti all’interno dell’ambiente scolastico.

Nell’ambito dell’educazione, l’attenzione rivolta ai bambini con bisogni educativi speciali (BES) è cruciale per garantire un’apprendimento inclusivo e personalizzato.

Attraverso l’adozione di strategie didattiche innovative e l’integrazione di tecnologie mirate, è possibile offrire opportunità di crescita e sviluppo che favoriscano la partecipazione attiva e il benessere di questi bambini.

PROGETTO “BEST-WAY”

Il progetto “BEST-Way” si inserisce in questo contesto, promuovendo la realizzazione di un ecosistema di app dedicate allo sviluppo, all’apprendimento e alla riabilitazione di bambini tra i 3 e i 6 anni con BES e disabilità, tramite l’utilizzo di tablet dedicati.

Promosso da Ud’Anet, in collaborazione con Lisciani Giochi, Mediavoice, Giomi Care e con il patrocinio della ASL di Latina, il progetto si propone di favorire l’individuazione precoce di possibili disturbi di apprendimento attraverso attività di gioco.

ESPOSIZIONE DEI RISULTATI DEL PROGETTO

Il webinar di presentazione dei risultati del progetto, in programma per il prossimo 21 marzo, costituisce un’opportunità per riflettere sull’importanza delle strategie didattiche nell’inclusione degli alunni con BES.

La sperimentazione condotta presso la struttura Armonia Centro Riabilitazione Ex art. 26 di Latina e le Scuole dell’Infanzia localizzate nell’isola di Ponza e nella provincia di Latina ha permesso di valutare l’efficacia delle app sviluppate e di raccogliere dati utili per individuare possibili disturbi specifici dell’apprendimento (DSA).

APP INCLUSIVE

Le app create nel contesto del progetto sono state concepite per essere inclusive ed accessibili, garantendo a tutti i bambini, indipendentemente dalle loro capacità, la possibilità di partecipare attivamente alle attività di apprendimento.

Attraverso giochi interattivi e coinvolgenti, basati su concetti chiave dell’ICF (International Classification of Functionality) e della Convenzione ONU sui Diritti Dell’infanzia e Dell’adolescenza, i bambini possono sviluppare competenze fondamentali in modo divertente e stimolante.

CAPABILITY

L’approccio della capability, che coniuga la cultura dell’ICF con il concetto di empowerment, guida la progettazione delle attività didattiche, mirando a valorizzare le potenzialità di ogni bambino e a favorire la sua partecipazione attiva.

Le attività di gioco sono pensate per trasformare attività quotidiane, come vestirsi, lavarsi le mani e mangiare, in momenti di apprendimento significativo, che incoraggiano lo sviluppo di abilità motorie, cognitive e sociali.

La creazione di un prototipo di sistema intelligente finalizzato a attività di screening mirate alla prevenzione dei DSA rappresenta un passo avanti importante nella diagnosi precoce e nell’intervento tempestivo per i bambini con bisogni educativi speciali.

OSSERVAZIONI FINALI

L’uso di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati, consente agli operatori sanitari di individuare precocemente segnali o tendenze del bambino verso i DSA o altri bisogni educativi adattabili.

Parallelamente allo sviluppo delle app di gioco inclusive, è stata ideata e implementata una piattaforma di controllo dedicata agli operatori sanitari, che consente loro di monitorare il progresso dei bambini e di intervenire tempestivamente in caso di necessità.

La raccolta e l’analisi dei dati sensibili consentono alla piattaforma di agire in modo intelligente, identificando autonomamente possibili fattori di rischio e fornendo suggerimenti per interventi personalizzati.

Il progetto “BEST-Way” rappresenta, dunque, un esempio concreto di come l’innovazione tecnologica possa essere messa al servizio dell’inclusione e dell’apprendimento dei bambini con bisogni educativi speciali.

Attraverso l’integrazione di app didattiche innovative e l’uso di tecnologie avanzate, è possibile offrire un’educazione personalizzata e di qualità, che valorizzi le potenzialità di ogni bambino e favorisca il suo pieno sviluppo.

Qui di seguito il link per registrarsi e partecipare al webiner: https://www.eventbrite.it/e/un-prototipo-innovativo-istituto-superiore-sanita-dsa-e-tecnologie-tickets-858089608117
https://www.linkedin.com/company/abautpeople-magazine-di-mirella-madeo/

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