Lo STORYTELLING
L’arte di raccontare storie in un mondo digitale
Voglio parlare, in maniera più esaustiva, di questa nuova ed eccitante forma di espressione comunicativa, che io stesso uso e adotto per i miei lavori digitali e come Creator-per la mia comunicazione artistica-lo STORYTELLING.
Lo STORYTELLING è l’arte di raccontare storie, di trasmettere messaggi, emozioni, esperienze attraverso parole, immagini, suoni.
Lo storytelling ha origini antiche, ma oggi è una strategia comunicativa molto efficace, soprattutto in ambito digitale, dove le storie possono raggiungere un pubblico vasto e diversificato, e creare una connessione emotiva con esso.
(vedi es. La Violenza l’ombra scura della Società, il titolo di una delle mie stories su un tema molto delicato, sulla/contro la violenza di genere, shortfilm..) Lo storytelling digitale si basa su alcuni principi fondamentali, come:
- La struttura narrativa: una storia deve avere un inizio, uno sviluppo e una conclusione, e seguire una logica di senso. Può ispirarsi a schemi consolidati nella narrazione, come il viaggio dell’eroe, o creare una propria originalità.
- L’immedesimazione: una storia deve coinvolgere il pubblico, farlo entrare nella storia, identificarsi con i personaggi, le situazioni, i desideri che vengono raccontati. Per farlo, è importante usare un linguaggio chiaro, semplice, comprensibile, e rifarsi all’esperienza umana.
- La persuasione: una storia deve convincere il pubblico, fargli credere che quello che si racconta è vero, o almeno possibile, e che il narratore o il brand che lo fa ha una sua identità, una sua visione, una sua missione. Per farlo, è importante usare la retorica, l’arte di persuadere con le parole, e le emozioni, che sono il motore della decisione.
- La creatività: una storia deve essere originale, diversa, unica, in grado di catturare l’attenzione e la curiosità del pubblico. Per farlo, è importante usare la fantasia, l’umorismo, il paradosso, il mistero, e sfruttare le potenzialità dei mezzi digitali.
Lo storytelling digitale si esprime in diverse forme e formati, che si adattano ai diversi canali e piattaforme online. Alcuni esempi sono:
- I video: sono il formato più popolare e diffuso dello storytelling digitale, perché combinano parole, immagini e suoni in modo dinamico e coinvolgente. I video possono essere lunghi o brevi, professionali o amatoriali, informativi o divertenti, ma devono sempre avere una storia da raccontare, che sia interessante e rilevante per il pubblico.
- Gli short: sono video molto brevi, di pochi secondi, che raccontano una storia in modo sintetico e immediato, spesso con un tocco di ironia o di sorpresa. Gli short sono molto adatti ai social media, dove il tempo di attenzione è limitato, e possono essere usati per promuovere un prodotto, un servizio, un evento, o semplicemente per intrattenere il pubblico.
- I real: sono video brevi, di pochi minuti, che raccontano una storia vera, o ispirata alla realtà, con uno stile documentaristico o testimoniale. I real sono molto efficaci per trasmettere valori, emozioni, esperienze, o per sensibilizzare il pubblico su temi sociali, ambientali, umanitari.
- Questo modo di vedere le cose in maniera diversa: è una modalità di storytelling che si basa sul cambiare il punto di vista, la prospettiva, il contesto, per raccontare una storia in modo originale, inaspettato, provocatorio. Questo modo di vedere le cose in maniera diversa può essere usato per stupire, divertire, emozionare, o per far riflettere il pubblico su temi importanti.
Lo storytelling digitale è in continua evoluzione, grazie alle innovazioni tecnologiche, alle nuove tendenze, alle esigenze del pubblico. Alcuni fattori che influenzano lo storytelling digitale sono:
- L’interattività: il pubblico non è più solo uno spettatore passivo, ma può interagire con la storia, scegliere il finale, partecipare alla narrazione, condividere la propria opinione, creare contenuti. L’interattività rende lo storytelling più coinvolgente, personalizzato, virale.
- La multimedialità: la storia non è più raccontata solo con un mezzo, ma con una combinazione di diversi mezzi, che si integrano e si arricchiscono a vicenda. La multimedialità rende lo storytelling più ricco, vario, completo.
- La transmedialità: la storia non è più raccontata solo su un canale, ma su diversi canali, che si collegano e si completano a vicenda. La transmedialità rende lo storytelling più diffuso, coerente, coinvolgente.
Lo storytelling digitale è una forma di comunicazione potente, che può avere diversi obiettivi, come:
Informare: lo storytelling può essere usato per trasmettere informazioni, dati, notizie, in modo più chiaro, interessante, memorabile.- Educare: lo storytelling può essere usato per insegnare, formare, apprendere, in modo più semplice, divertente, efficace.
- Intrattenere: lo storytelling può essere usato per divertire, emozionare, coinvolgere, in modo più creativo, originale, unico.
- Promuovere: lo storytelling può essere usato per pubblicizzare, vendere, fidelizzare, in modo più persuasivo, emotivo, autentico.
Lo storytelling digitale è un’arte e una scienza, che richiede competenze, tecniche, strumenti, ma anche fantasia, passione, curiosità.
Lo storytelling digitale è una sfida e un’opportunità, per chi vuole comunicare in modo efficace, originale, coinvolgente, IN UN MONDO DIGITALE .
